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FLC CGIL Molise: 81 assemblee nelle scuole

Migliaia i lavoratori incontrati in tutta la regione per discutere di contrattazione, risorse e iniziative sindacali.

30/10/2013
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A cura di FLC CGIL Molise

Si sono concluse le assemblee organizzate dalla FLC CGIL Molise in tutte le scuole della regione. Si è trattato di un impegno rilevante che ha visto la presenza diffusa su tutto il territorio da parte dei dirigenti del sindacato i quali hanno illustrato la posizione della FLC CGIL sui diversi temi  che riguardano la scuola pubblica molisana.

Nelle assemblee si è affrontata la questione del blocco dei contratti pubblici  fino al 2014 e del blocco degli scatti d’anzianità. Ciò ha determinato un evidente impoverimento  per il personale della scuola, costretto a lavorare in condizioni peggiorate rispetto al passato per effetto dei tagli agli organici e per la riduzione delle risorse per il funzionamento.

Inoltre si è discusso sull’uso del fondo per il miglioramento dell’offerta formativa. Per recuperare gli scatti d’anzianità del 2011, le altre OO. SS. e non la FLC CGIL, hanno firmato un’intesa che prevede un taglio del 30% di queste risorse. Il risultato è stato un ulteriore impoverimento delle scuole. Per gli scatti del 2012, 2013 e 2014 si vuole utilizzare lo stresso sistema; in questo modo avremo un azzeramento del fondo a disposizione dell’istituzione scolastica e crollerebbe un pilastro della scuola: l’autonomia. Una situazione inaccettabile e da evitare.

Infine la discussione ha riguardato il piano di dimensionamento presentato dalle due province. Se ne è denunciata l’approssimazione, il pressapochismo e la mancanza di una politica della scuola  che vada oltre gli interessi dei singoli. Ormai siamo assurti agli onori delle cronache nazionali per  la mancata razionalizzazione  della rete scolastica. Istituti omnicomprensivi dappertutto (si confermerebbero 9 sui 91 esistenti a livello nazionale), istituti comprensivi nei grandi centri senza rispettare la distribuzione territoriale degli alunni,  stessi indirizzi dati a più scuole, aggregazione tra comuni fatte senza considerare i servizi in comune che già esistono tra le diverse aree, pluriclassi in prossimità dei grandi centri, ecc.

Negli incontri è emersa la preoccupazione per come viene trattata la scuola pubblica molisana. In un contesto nel quale continua a ridursi il numero degli alunni occorrerebbe una politica lungimirante che consenta  di affrontare questa vera e propria emergenza sociale. Invece stiamo assistendo al teatrino di sindaci che vogliono mettere le bandierine dell’istituzione scolastica sul proprio territorio, disinteressandosi della qualità del servizio e del diritto all’istruzione.

Una situazione che la FLC CGIL Molise continuerà a denunciare in tutti i luoghi, invitando la Regione a fare la sua parte, a non accettare pressioni e ricatti, a pensare all’interesse collettivo. Altre decisioni sarebbero incomprensibili e minerebbero alla base la grande richiesta di cambiamento consegnata  dai cittadini agli amministratori regionali.