
Università del Molise: primi passi per garantire il diritto allo studio
L'ateneo delibera alcuni provvedimenti utili ad affrontare l’emergenza. Apprezzamenti dalla FLC CGIL che aveva presentato richieste specifiche al Rettore.


A cura della FLC CGIL Campobasso
Nei primi giorni di agosto avevamo chiesto al Rettore dell’Università degli studi del Molise di attivarsi per garantire le iscrizioni all’ateneo molisano anche dei giovani appartenenti alle fasce disagiate e maggiormente penalizzate dalla crisi.
Avevamo ricordato come la situazione economica regionale determinava un rilevante ricorso alla cassa integrazione, alla mobilità ed erano aumentati i disoccupati. L’Inps regionale documentava un’impennata degli assegni di disoccupazione. Tutti indicatori di uno stato di crisi che stava penalizzando le fasce più deboli della società.
Una situazione che scoraggia molti giovani volenterosi e meritevoli a proseguire il loro percorso di studi, in quanto le condizioni economiche non consentono a tante famiglie di sopportare le spese necessarie per l’iscrizione all’università, per l’acquisto dei libri di testo, per le spese di trasporto, ecc.
Avevamo fatto richieste specifiche al Rettore, quali quella di concedere ai figli di disoccupati di non pagare le tasse di iscrizione e di prevedere per i figli di cassintegrati, di coloro i quali usufruiscono degli ammortizzatori sociali in deroga che abbiano un reddito ISEE inferiore ai 10.000 €, un abbattimento delle tasse pari al 75%.
Tale istanza è stata successivamente ripresa anche da altri atenei ed è notizia recente di una delibera da parte dell’Università “Bocconi” di Milano che interviene su questi aspetti.
L’ateneo molisano ha raccolto la nostra richiesta e successivamente ha deliberato “una serie di proposte in grado di sostenere e garantire l’inizio o il prosieguo del percorso di studi per tutti quegli studenti appartenenti a famiglie maggiormente penalizzate dall’attuale situazione di crisi”.
Riteniamo che questo provvedimento sia utile per affrontare l’emergenza. È il frutto di una interlocuzione che ha visto la FLC CGIL Molise fare proposte concrete per garantire il diritto allo studio e l’ateneo molisano, in un contesto difficile di tagli alle risorse, fare delle scelte che rappresentano un segnale nei confronti di una situazione di disagio.
In verità avevamo chiesto anche alla regione Molise di fare la sua parte per rendere esigibile il diritto allo studio, con provvedimenti integrativi e straordinari. Aspettiamo che si concretizzino.
Solo con una interlocuzione vera tra i diversi soggetti, ognuno secondo le sue prerogative, si potrà affrontare in maniera adeguata la difficile congiuntura e dare risposte ai giovani molisani.
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