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Studenti dell'Università di Macerata bloccano l'inaugurazione dell'annoaccademico

Iniziativa di protesta nell'ateneo marchigiano contro la riforma Gelmini.

17/02/2011
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Fonte: ANSA

“Non c'è niente da inaugurare”. Con un grande lenzuolo bianco su cuicampeggia questa scritta in vernice rossa, a caratteri cubitali, un gruppo di studenti dell'Università di Macerata ha tentato di bloccare la cerimonia di inaugurazione del 721esimo Anno accademico dell'ateneo, prevista nell'Auditorium San Paolo, in piazza della Libertà, alla presenza del governatore Gian Mario Spacca. I ragazzi, in gran parte iscritti alle
facoltà umanistiche, si sono divisi in due gruppi per ostruire il passaggio dai due ingressi dell'Auditorium. Quest'anno la cerimonia è dedicata all'Unità d'Italia.

Dopo una trattativa fra i manifestanti e il prof. Francesco Adornato,preside della Facoltà di Scienze politiche, gli studenti hanno ottenuto di poter spiegare le ragioni della protesta prima dell'inizio della cerimonia.

Hanno portato il lenzuolo con la scritta “Non c'è niente da inaugurare” dentro l'aula dell'Auditorium San Paolo, e lo hanno esposto davanti alla platea, dove siedono le autorità e il governatore delle Marche Gian Mario Spacca. Il rettore Luigi Lacchè, il Senato accademico e il corpo docente, tutti in toga, sono rimasti nei corridoi, in attesa che un portavoce del movimento studentesco finisse il suo intervento. “Noi studenti, precari e ricercatori - ha detto il ragazzo - crediamo che non ci sia proprio niente da celebrare, se non l'affermazione di un sistema universitario in mano ai privati, che non garantisce il diritto allo studio, se non la distruzione dell'università pubblica, promossa dalla legge Gelmini, che sta mettendo gli interessi degli studenti in secondo piano, rispetto alla logica del profitto immediato”. Il Movimento studenti, invoca “percorsi di autoformazione e autoriforma dal basso. Un nuovo sistema di welfare e il reddito di cittadinanza”. “Non siamo più disposti a subire ricatti - ha concluso -, noi studenti, così come gli operai e i migranti, chiediamo reddito, diritti e libertà”.

Finita la protesta, che si è svolta senza incidenti, sotto la vigilanza delle forze di polizia, la cerimonia ha avuto inizio.