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Stabilizzazioni a rischio: il personale del CNR ISMAR di Ancona in stato di agitazione

Prosegue la protesta dei lavoratori degli enti pubblici di ricerca contro l'art. 37 bis del DDL 1441

03/10/2008
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Comunicato stampa

Il personale del Consiglio Nazionale delle Ricerche, Istituto di Scienze Marine
sede di Ancona

dichiara lo stato di AGITAZIONE

per protestare contro l'art. 37bis del DDL 1441 in iter di approvazione parlamentare che di fatto interrompe il processo di stabilizzazione e impedisce il rinnovo di tutti i contratti a tempo determinato in essere, assestando un duro colpo alla ricerca italiana che basa la gran parte della propria attività su ricercatori, tecnologi, tecnici ed amministrativi PRECARI che, in particolare nella sede del CNR ISMAR di ANCONA, rappresentano il 50% del personale. Si sottolinea che il costo del personale precario del CNR ISMAR di ANCONA NON GRAVA sulla spesa pubblica, in quanto viene coperto da finanziamenti esterni.

Un tale emendamento, nato col fine di razionalizzare la spesa pubblica, finisce in realtà con lo sperperare le ingenti risorse umane ed economiche sulle quali il Paese e nella fattispecie gli Istituti di Ricerca, come il CNR ISMAR di Ancona, hanno faticosamente e fiduciosamente investito in questi ultimi anni.

Di fatto, senza mezze misure, si stronca l'attività di ricerca del CNR ISMAR di ANCONA, uno dei più importanti centri di ricerca sulla pesca marittima nel Mediterraneo, che da 40 anni partecipa, anche con ruolo leader, a progetti di ricerca nazionali ed internazionali nell'ambito della pesca, del monitoraggio e della tutela dell'ambiente marino, dell'inquinamento e dell'impatto ambientale.

In questo modo si mette a repentaglio anche il futuro di PERSONE che da anni svolgono con passione e responsabilità il proprio lavoro.

Roma, 3 ottobre 2008