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La FLC e la CGIL sulla "vicenda Montessori" di Chiaravalle

Le decisioni spettano ai soggetti istituzionali e professionali

06/09/2005
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La CGIL e la FLC Cgil su: l’indirizzo metodologico Montessori delle classi di scuola primaria sul territorio di Chiaravalle (Ancona)

In riferimento alla vostra lettera pervenutaci in agosto all’inizio della quale ci ringraziate “per aver disatteso clamorosamente le promesse fatte”, vi diciamo che, al contrario, siamo stati coerenti con gli impegni assunti.
Confermiamo che per la CGIL i diritti delle lavoratrici e dei lavoratori non sono altra cosa rispetto alla difesa e alla promozione dei diritti di cittadinanza.

Confermiamo altresì che ci siamo adoperati, negli ultimi mesi, per trovare una soluzione (sinora mai individuata) che potesse garantire l’esigibilità del diritto dei docenti alla programmazione in cui si riconoscono e credono e dei genitori di avere risposte ad una richiesta alternativa di metodo d’insegnamento, nel caso specifico, del metodo Montessori.
Inoltre teniamo a precisare che nessun nostro legale ha sostenuto il ricorso al TAR delle Marche del 20.6.05 proposto da 56 insegnanti.

Questi hanno autonomamente e legittimamente intrapreso l’iniziativa, nel merito della quale la CGIL non è entrata (e neppure ne è stata minimamente investita).
Detto questo, evitando di commentare toni ed affermazioni della vostra missiva, che comunque respingiamo, teniamo a richiamare alcuni aspetti.
Non deve sfuggire che esistono luoghi deputati alle decisioni – istituzioni scolastiche ed enti locali – e altri ove si esercitano funzioni di orientamento.
Appare, quindi, pretestuoso attribuire alla CGIL entrambi i ruoli e le responsabilità.

La “vicenda Montessori” si protrae da molti anni e vede coinvolti diversi soggetti: i docenti, i genitori, le istituzioni pubbliche - quelle scolastiche e quelle istituzionali -oltre al sindacato.

La situazione che si è determinata nel tempo, probabilmente per responsabilità diverse, richiede una capacità di governo straordinaria, equilibrata, che esige tempo, disponibilità, affidamenti reciproci.
E’ in questo senso che ci siamo mossi e proviamo a muoverci, con oggettiva difficoltà, ma con assoluta trasparenza e correttezza, che seppur in parte comprensibili, quanto ingiustificate reazioni e moralistiche affermazioni, non riusciranno ad appannare.

Per la CGIL è chiaro, perché lo abbiamo sperimentato, che senza una reale volontà di ascolto, di rispetto, finora molto difficili da ottenere ed un pieno coinvolgimento di tutti i soggetti, in primis docenti e genitori, nessuno potrà mai risolvere una vicenda che si è avvitata su sé stessa e che coinvolge ormai l’intera comunità di Chiaravalle.
Con la necessaria pazienza e determinazione, noi pensiamo ad una soluzione praticabile, ispirata ai principi sopra citati, da proporre ai soggetti che dovranno poi condividerla e praticarla.

Tale soluzione noi la intravediamo nella costituzione - nell’ambito della scuola primaria - di un numero ben determinato di sezioni dedicate al metodo Montessori.
Ovviamente garantendo, nel contempo, l’esercizio delle altre diverse opzioni metodologiche che il Collegio dei docenti intenderà adottare.
E’ ovvio che a un sindacato come il nostro compete la proposta, è altrettanto ovvio che le decisioni di merito competono ai soggetti istituzionali e professionali individuati dalle leggi di questo Stato.

Ancona, 31 Agosto 2005

Il Segretario Generale Il Segretario Generale
FLC Cgil Marche Cgil Marche
Anna Marinari Gianni Venturi

Il Segretario Generale Il Segretario Generale
FLC Cgil Ancona CdLT di Ancona
Manuela Carloni Marco Manzotti