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Regione Lombardia: siamo arrivati a un "punto di non ritorno"

La FLC CGIL regionale, dinanzi all'ennesimo scandalo degli Amministratori regionali "lombardi", chiede l'azzeramento dell'attuale giunta a partire dalle immediate dimissioni del suo Presidente.

11/10/2012
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A cura della FLC CGIL Lombardia

Oramai non è più tempo di richiamare il rischio di favorire l'antipolitica quando si chiede di mandare a casa l'intera esperienza politica regionale, "governata" da quasi vent’anni da Formigoni. In questi anni, infatti, il Presidente regionale e la sua Giunta non hanno solo sbagliato sulle politiche della casa, dei trasporti, della sanità, dell'istruzione tutta, in questi anni il suo Governo è stato anche una rappresentazione del malaffare del quale, l'arresto dell'Assessore Zanetti, rappresenta solo l'ultimo episodio di una serie infinita.

La Scuola e la Formazione in Lombardia in questi anni hanno continuamente fatto passi indietro: è stato ridotto il numero d’istituzioni scolastiche, è rimasto inascoltato il bisogno di potenziamento dell'offerta formativa e dei suoi tempi, non si è dato sostegno alla formazione in favore dell'immigrazione, sul sostegno siamo diventati tra le Regioni con il parametro più alto del rapporto tra alunni e docenti, si è abbassato l'obbligo scolastico a 15 anni, i finanziamenti del sistema dote, in rapporto al bisogno, sono da anni in continua diminuzione, gli interventi promessi per gli Enti di Ricerca Pubblica e per la stabilizzazione del loro personale sono rimasti lettera morta, le Università sono state lasciate sole nell'affrontare i pesanti effetti delle manovre economiche di questi anni per le quali si sono viste diminuire le risorse del Fondo Ordinario del 40%.

Non è più il caso di chiedere a Regione Lombardia, al suo Governatore e all'Assessore Aprea di "battere un colpo" per sapere se sono ancora vivi, ora è solo il caso che si dimettano.

FLC CGIL Lombardia concorda con quanto espresso nel comunicato a firma di Nino Baseotto, segretario generale della CGIL Lombardia, che alleghiamo, nel quale giustamente si afferma che oramai siamo davvero arrivati a un "punto di non ritorno".

Comunicato stampa FLC CGIL Lombardia

Comunicato stampa CGIL Lombardia