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La «Buona Scuola» non ha curato la “supplentite”

Un’analisi della situazione a cura della FLC CGIL Mantova.

31/03/2017
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Da quando il MIUR ha messo a disposizione i dati sulle supplenze in Italia (sul portale https://dati.istruzione.it/opendata/), possiamo toccare con mano quanto le promesse della «Buona Scuola» siano state più slogan di propaganda che una vera soluzione per i problemi di continuità e stabilità didattica che da anni affliggono il sistema scolastico italiano. 
A Mantova sono state attribuite quasi 1.400 supplenze annuali (circa 15% dell’intera pianta organica, di cui un quinto quasi su posti in organico di diritto, che vuol dire circa 300 posti da stabilizzare finiti invece a rinforzare il precariato).
Parimenti per il personale non docente (ATA – ausiliare, tecnico e amministrativo) in Italia sono state disposte più di 22.000 supplenze di cui quasi 4.000 su posti in organico di diritto, ben oltre il taglio dei 2.020 definito dalla legge di stabilità.

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