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La FLC Cgil Lombardia sui recenti episodi di intolleranza nella regione

Ordine del giorno di sostegno e di solidarietà del Comitato Direttivo FLC Cgil Lombardia.

12/06/2008
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Il Comitato direttivo della FLC Cgil della Lombardia, nell'esprimere profonda indignazione per i gravissimi episodi di intolleranza e razzismo che si sono verificati nei Campi Nomadi, invita la scuola lombarda a continuare a costruire e praticare la cultura della Solidarietà e dell'universalità dei diritti.

In proposito, il Comitato Direttivo ha approvato un ordine del giorno di sostegno e di solidarietà che pubblichiamo di seguito.

Roma, 12 giugno 2008
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FLC Cgil Lombardia

Il Comitato direttivo della FLC Cgil della Lombardia esprime profonda indignazione per i gravissimi episodi di intolleranza e razzismo che si sono verificati nei Campi Nomadi.
La politica di criminalizzazione verso un intero popolo ha ignorato le bambine e i bambini, le ragazze e i ragazzi: la loro sofferenza, il loro turbamento e la perdita dell’unico punto di riferimento sociale che è la scuola.

Da decenni la scuola attua progetti di inserimento, accoglienza e alfabetizzazione dei bambini provenienti dai campi Nomadi.
Gli interventi indiscriminati hanno portato allo spostamento forzato di nuclei familiari i cui figli frequentavano da anni la scuola del territorio, interrompendo con violenza un percorso di crescita culturale e civile e annullando, così, l’impegno di tutti quei docenti che hanno lavorato con intelligenza e passione.

Il caso della Scuola Media “Martinengo-Alvaro” di Milano è emblematico di quanto è avvenuto. Dopo lo sgombero del campo Nomadi i ragazzi che frequentavano la scuola sono stati accolti dalla Casa della Carità di Don Colmegna che si trova dall’altra parte della Città. Loro, nonostante la distanza, hanno continuato a frequentare completando l’anno scolastico dando con questo una grande dimostrazione di attaccamento al bisogno di crescere e sapere.
Questa è una soluzione provvisoria; ed il prossimo anno? E negli anni a venire?

Ancora una volta constatiamo che il “diritto alla vita” ha un valore diverso secondo l’appartenenza sociale che in questo caso è ancora più grave trattandosi di bambine e bambini.

Chi si preoccupa del loro diritto allo studio? E chi della loro crescita come futuri cittadini?

Invitiamo la scuola “tutta” a continuare a costruire e praticare la cultura della Solidarietà e dell’universalità dei diritti.
La FLC Cgil Lombardia si impegna per un confronto con l’Associazione Nazionale Comuni d’Italia, insieme alle quelle scuole che operano in “prima linea”, affinché ad ogni bambino sia garantito i diritti fondamentali a partire dal diritto allo studio.

Invitiamo la Segreteria Nazionale e il Comitato direttivo nazionale della FLC a sentirsi impegnati per l’elaborazione di una proposta articolata che rafforzi, in direzione di queste tutele, il concetto di Aree a rischio e forte processo migratorio, per farne una piattaforma politica sulla quale chiedere un confronto col Governo.

Approvato all’unanimità.

22 maggio ‘08