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Immissioni in ruolo 2021/2022: per la Lombardia un contingente di 25.818 docenti. I problemi restano

Comunicato stampa della FLC CGIL Lombardia.

28/07/2021
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A cura della FLC CGIL Lombardia

Su un totale nazionale di 112.473 possibili immissioni in ruolo di docenti, alla Lombardia è stato assegnato un contingente, su 25.913 posti vacanti, di 25.818 ruoli.

I posti sono ripartiti secondo le seguenti disponibilità: 808 per l’Infanzia, 3.962 per la Primaria, 5.945 per la scuola secondaria di I°, 7.235 per la scuola secondaria di II°. A questi si aggiungono 7.981 posti per il Sostegno (di cui 290 Infanzia, 2.850 primaria, 3.270 I°, 1.571 II°).

Dai dati sopra esposti risulta evidente come la Lombardia paghi una situazione (storica) di migliaia di cattedre senza docenti titolari e coperte annualmente da supplenze.

Questo dato, purtroppo, consegna il primato negativo alla Lombardia, rispetto ad altre Regioni, di scopertura dei posti a danno in primis degli alunni/studenti a cui non viene assicurata una continuità didattica e al personale precario che deve essere stabilizzato.

Infatti, su 114.448 posti in Lombardia, nel solo Organico di Diritto, solo 88.363 sono i docenti titolari, il 77%. Se si confrontano i dati di altre regioni, il dato negativo della  Lombardia balza all’occhio. Alcuni esempi: in Puglia a fronte di 58.561 posti, i titolari sono  53.297, il 91%, in Sicilia su 75.562 posti, i titolari sono 71.335, il 94,4%, in Abruzzo su 18.327 posti, i titolari sono 16.743, il 91,3%.

Purtroppo, la previsione di poter assegnare i 25.818 posti a docenti neo immessi in ruolo non andrà a buon fine. Questo per il problema che da anni si sta trascinando in Lombardia di mancanza di docenti nelle varie Graduatorie concorsuali.

Quest’anno, a seguito del Decreto Sostegni bis appena convertito in Legge, si potrà procedere ad individuare dalle così dette GPS (Graduatorie Provinciali per le Supplenze), alcuni docenti a cui potrà essere assegnato un contratto a Tempo Determinato che, a seguito di un percorso annuale, sarà trasformato in contratto in ruolo a T.I.. Ma, anche utilizzando questa procedura, non sarà comunque possibile coprire tutti i posti vacanti. Il Ministero/il Governo, infatti, ha limitato questa procedura solo ad alcuni soggetti presenti nella prima fascia delle GPS che nei fatti risultano numericamente insufficienti. Serviva, invece, come richiesto dalle OO.SS. di ampliare il bacino di persone abilitate senza porre vincoli, per esempio sugli anni di servizio, ma purtroppo la proposta non è stata accettata.

È evidente che il sistema di reclutamento deve essere rivisto. Si tappano buchi temporaneamente, aprendone altri, senza predisporre un piano di procedure concorsuali con cadenze certe, senza garantire percorsi abilitanti e di specializzazione su Sostegno (drammatica la situazione di assenza di Specializzati) che consenta di garantire un numero di docenti con i titoli previsti. Non funziona il sistema di reclutamento tramite le Università (con costi elevati per chi vuole specializzarsi o abilitarsi).

Tra poco più di un mese inizia un nuovo anno scolastico. Le operazioni per le nomine in ruolo stanno procedendo, con anticipo rispetto agli anni scorsi, ma l’incertezza che domina su come garantire la ripresa delle lezioni in presenza e non a distanza non è ancora stata sciolta. Organico aggiuntivo, protocollo sicurezza in presenza, trasporti sono ancora sul tavolo. È dovere di tutti far sì che, oltre ad avere personale stabile nelle scuole, sia scongiurato un nuovo anno scolastico senza gli studenti nelle aule insieme ai loro docenti e a tutto il personale scolastico, garantendo contemporaneamente la sicurezza. Il tempo scorre veloce.