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Università di Genova, passi in avanti per la riduzione del precariato

Applicazione dell'art. 22, comma 5 del contratto sulla trasformazione dei rapporti di lavoro da tempo determinato a tempo indeterminato.

19/12/2008
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Il Consiglio di amministrazione nella seduta del 28 ottobre 2008, sentite le Organizzazioni sindacali in data 21 ottobre, ha deliberato di dare immediata applicazione alla norma contrattuale che rappresenta un altro adeguato intervento volto alla riduzione del precariato, in quanto consente di continuare ad investire sulle professionalità di coloro che, dopo aver superato un concorso pubblico, hanno contribuito, in modo significativo, al miglioramento della qualità dei servizi erogati dall'ateneo.

La delibera del C.A. dell'Università di Genova (segnalibro al testo che segue), che è la prima in Italia ad attuare l'art. 22, comma 5 del Ccnl stipulato il 16 ottobre 2008, prevede la trasformazione a tempo indeterminato, previo espletamento delle procedure di verifica previste, entro la data di scadenza del contratto stipulato a tempo determinato con il lavoratore.

Roma, 19 dicembre 2008
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UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI GENOVA
DIPARTIMENTO GESTIONE E SVILUPPO RISORSE UMANE
Servizio gestione e sviluppo personale tecnico amministrativo – Sett. V
CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE-SEDUTA DEL28.10.2008

COMUNICAZIONE

Oggetto: applicazione dell’art. 22, comma 5, del CCNL del personale appartenente al comparto università.

Si informa che in data 16.10.2008 è stato sottoscritto il CCNL del personale appartenente al comparto Università, quadriennio giuridico 2006-2009 e primo biennio economico 2006-2007. In particolare, l’art. 22, comma 5, del predetto contratto testualmente recita:

“Qualora l’assunzione a tempo determinato avvenga con le medesime modalità e procedure previste dalla legge per i concorsi a tempo indeterminato, l’Amministrazione potrà, nei limiti stabiliti del fabbisogno di personale e previo il superamento di un’ulteriore verifica sull’attività svolta e sulla qualificazione conseguita, trasformare il rapporto a tempo indeterminato. La norma di cui al presente comma si applica, per un quadriennio, anche al personale a tempo determinato che, in servizio alla data di entrata in vigore del presente contratto, sia in possesso dei requisiti di ammissione alle predette procedure concorsuali. Restano ferme, oltre ai principi costituzionali di accesso ai pubblici impieghi, le limitazioni relative alle procedure autorizzative alle assunzioni e alle determinazioni del fabbisogno.”

L’Amministrazione ha ritenuto, sentite le OO.SS. in data 21.10.2008, di dare immediata applicazione alla norma contrattuale che rappresenta un altro adeguato intervento volto alla riduzione del precariato, in quanto consente di continuare ad investire sulle professionalità di coloro che, dopo aver superato un concorso pubblico, hanno contribuito in questi anni, in modo significativo, al miglioramento della qualità dei servizi erogati dall’Ateneo.

Ciò premesso, si fa presente che l’onere finanziario derivante dalla trasformazione dei contratti da tempo determinato a tempo indeterminato graverà sulle risorse già disponibili nel Bilancio di Ateneo ovvero delle strutture che hanno finanziato l’attivazione della procedura concorsuale a tempo determinato. La trasformazione, espletate le procedure di verifica previste, avverrà entro la data di scadenza del contratto stipulato a tempo determinato con il lavoratore.

Si precisa inoltre, che, come già avviene per gli interventi meglio specificati nel seguito, anche questa operazione deve essere ricompresa nella programmazione triennale del fabbisogno del personale; gli Uffici opereranno, pertanto, le necessarie riduzioni dei posti da bandire con concorso pubblico, ovvero autorizzeranno le strutture didattico scientifiche, laddove necessario, alla partecipazione finanziaria in applicazione delle delibere del 21 e 29.5.2007, in deroga alla percentuale ivi prevista e in relazione all’evolvere della situazione e delle necessità che le strutture esprimeranno.

Esposto quanto sopra, preme evidenziare che la determinazione di applicare il citato art. 22, comma 5, si inserisce nel programma di interventi diversificati, di seguito sintetizzati, introdotti dall’Amministrazione a favore della riduzione del precariato e risponde altresì alla mozione con la quale il Senato Accademico del 13.10.2008 ha dato mandato al Rettore di verificare a livello istituzionale tutte le possibili soluzioni alle problematiche in argomento:

  • indizione delle procedure di stabilizzazione in applicazione della Legge finanziaria 2007, avviate in applicazione delle delibere degli Organi di Governo del 21 e 29.1.2008;

  • autorizzazione alle strutture didattico scientifiche al finanziamento dei posti, secondo le modalità di cui alle citate delibere degli Organi di Governo del 21 e 29.5.2007;

  • attuazione delle deliberazioni degli Organi di Governo del 27.5.2008 e 9.6.2008 riferite alle problematiche connesse alle procedure di stabilizzazione in applicazione della Legge finanziaria 2008 e alla quantificazione delle risorse finanziarie mediante:

  • utilizzazione delle graduatorie vigenti, in conformità agli accordi sindacali formalizzati nella citata seduta del 21.10.2008;

  • indizione di concorsi pubblici a tempo indeterminato con valorizzazione del punteggio per l’attività lavorativa prestata pressoquesto Ateneo, in conformità agli accordi sindacali formalizzati nella seduta del 16.7.2008;

  • applicazione del più volte citato art. 22, comma 5, del CCNL del personale appartenente al comparto Università.

Si fa riserva di fornire ulteriori informazioni riguardo lo sviluppo dei lavori da parte dei competenti Uffici.