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Policlinico Universitario di Tor Vergata: serve trasparenza sull’attività intramuraria

La chiede la FLC CGIL al Rettore e al nuovo Direttore Generale del policlinico per realizzare rapidamente una svolta sull’intramoenia.

18/09/2014
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A cura della FLC CGIL Roma Est e FLC CGIL PTV

L’attività libero professionale intramuraria (ALPI) nel Policlinico Tor Vergata, fin dalla attivazione nel lontano 2002, ha da sempre previsto il suo svolgimento nel regime c.d. “allargato”, cioè fuori dalle strutture del PTV, quindi presso gli studi privati e presso case di cura private (più di 20 le cliniche convenzionate). Ciò è stato possibile perché i precedenti vertici hanno con pervicacia aggirato la norma che prevede il regime allargato come eccezione transitoria: ciò ha portato grandi vantaggi per la sanità privata e una piccola parte del personale medico, che ha conservato anche i vantaggi derivanti dal regime di esclusività di rapporto con il Policlinico, ma ha certamente penalizzato il PTV, che ha ottenuto benefici economici ridotti dall’attività libero professionale dei suoi medici ed ha danneggiato anche la maggior parte del suo personale, a cui è stata negata la possibilità di partecipare ad attività remunerata all’interno della struttura.

È certo che il regime allargato ha penalizzato anche l’utenza, e non solo in termini economici!

In questi anni abbiamo chiesto più volte, anche in sede di contrattazione ed anche con altre organizzazioni sindacali, di modificare questo stato di cose, ma aldilà di vaghi impegni mai onorati, i precedenti vertici hanno nei fatti dimostrato grande attenzione a non intaccare interessi particolari, compresi i propri, piuttosto che affermare l’interesse collettivo e pubblico, tanto che, per un decennio, annualmente, il precedente Direttore Generale ha deliberato la proroga del regime di intramoenia allargato aggirando la legge con la motivazione della carenza di spazi nella struttura: una giustificazione che con il passare degli anni è diventata sempre più assurda e ridicola!

Si rammenta quanto disposto dal PTV in materia di intramoenia nel lontano anno 2002:

  • con deliberazione n. 628 del 17/10/02 era stata regolamentata l’autorizzazione all’esercizio dell’attività libero-professionale presso studi professionali e strutture private non accreditate per quanto concerne le visite specialistiche, prime visite e visite di controllo;
  • con deliberazione n. 753 del 3/12/02 era stata integrata la regolamentazione di cui alla deliberazione n. 628 del 17/10/02, estendendo l’autorizzazione all’esercizio dell’attività libero-professionale presso studi professionali e strutture private non accreditate anche a prestazioni ambulatoriali diverse dalle visite, a prestazioni in regime di ricovero, day hospital, day surgery e di diagnostica strumentale.

Tale regime, come detto, dal 2003 è stato prorogato consentendo l’ALPI allargata con la motivazione della carenza di spazi presso la struttura pubblica mediante apposita delibera del Direttore Generale.

Negli ultimi due provvedimenti di proroga, anni 2013 e 2014, la mancata attivazione dell’intramoenia presso gli spazi aziendali è stata motivata anche prendendo strumentalmente a pretesto carenze normative e regolamentari poste a carico della Regione Lazio: pagine e pagine di riferimenti normativi piegati ad arte per difendere privilegi a danno dell’interesse pubblico aggirando ancora una volta la legge, sostenendo in buona sostanza che al PTV fosse in qualche modo impedito di attuare quanto invece praticato da anni nella altre strutture pubbliche regionali!

La FLC CGIL chiede quindi al Rettore e al nuovo Direttore Generale del policlinico di realizzare rapidamente una svolta sull’intramoenia riportando il PTV nella legalità, attuando quanto da loro affermato circa l’orientamento e le strategie da adottare in materia di attività intramoenia del personale del PTV.

Non è più il tempo delle parole!

Si rileva infatti che delle scadenze erano state indicate, ma ancora oggi l’APA (“ALPI di equipe”) risulta attivata parzialmente e senza un preciso regolamento mentre non si sa nulla dell’avvio dell’ALPI individuale presso gli spazi aziendali per le attività in regime ambulatoriale e di ricovero diurno, previsto a partire dal 1 gennaio 2014.

La FLC CGIL chiede pertanto che entro il 31 dicembre 2014 vengano portate a termine tutte le attività necessarie per procedere a far data dal 1 gennaio 2015 all’avvio delle seguenti attività:

  1. ALPI ambulatoriale individuale presso ambulatori dedicati (ovvero in fasce orarie dedicate, per es. pomeridiane);
  2. ALPI individuale in regime di ricovero ordinario e diurno presso posti letto dedicati da organizzare attraverso l’implementazione di un modulo dedicato presso il PTV;
  3. Sviluppo di una serie di attività aziendali a pagamento che potrebbero essere garantite dal PTV attraverso accordi/convenzioni con enti terzi ovvero a singoli utenti in forza di accordi con fondi, mutue, assicurazioni etc.

Ciò darà l’opportunità:
Al personale dirigente medico: di svolgere l’intramoenia presso studi e posti letto dedicati presso il PTV con evidenti vantaggi di natura logistica e organizzativi-gestionali.
Al personale tecnico, sanitario, amministrativo: di partecipazione alle attività intramoenia ed alle attività aziendali a pagamento traendone benefici economici.
Ai pazienti: di beneficiare di un incremento dell’offerta dei servizi presso il PTV, con evidenti vantaggi logistici e con tariffe inferiori rispetto a quelle ad oggi praticate dalle case di cura private, potendo contare anche su percorsi assistenziali differenziati e su elevati standard qualitativi.

Il PTV se farà ciò, potrà finalmente rispettare a pieno i dettati normativi e, contestualmente, otterrà un notevole incremento delle entrate per attività intramoenia da destinare in parte al ripiano degli inevitabili maggior costi e alla remunerazione del personale di supporto diretto e indiretto, ma anche in parte al proprio bilancio e alla integrazione di fondi incentivanti il personale.

Per quanto sopra esposto, a garanzia di trasparenza e informazione circa modalità e tempi di attuazione degli impegni pubblici assunti in tema di intramoenia, si chiede un riscontro alla presente e che si avvii un tavolo di confronto con le organizzazioni sindacali, che riguardi anche il Protocollo d’Intesa con la regione Lazio e l’atto aziendale.