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Manovra economica e DDL Gelmini, la mobilitazione all'ateneo di Tor Vergata

A Roma, Tor Vergata, due assemblee contro il degrado dell'università pubblica sancito dalla manovra finanziaria e dal Disegno di Legge Gelmini.

14/07/2010
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A Roma, all'Università di Tor Vergata, un'assemblea generale di ateneo ha preso posizione contro la manovra economico-finanziaria del governo e contro il ddl Gelmini, due provvedimenti che, se approvati, danneggiano pesantemente l'università pubblica, condannandola al decadimento.

I docenti della facoltà di scienze della stessa università hanno approvato, dopo un'assemblea, un documento nel quale dichiarano la propria indisponibilità “a supplire i vuoti derivanti dal rifiuto dei ricercatori a svolgere attività didattica eccedente i compiti istituzionali”.

La mozione dell'assemblea di ateneo

Documento dei docenti di scienze

Roma, 14 luglio 2010
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Mozione dell'Assemblea dell'Università degli Studi di Roma Tor Vergata su:

DDL di riforma dell'Università e manovra economica.

L' Assemblea generale del 1° luglio 2010, di tutte le componenti dell' Ateneo, convocata per discutere del DDL 1905/2009 “norme in materia di organizzazione delle Università, di personale accademico e reclutamento, nonché delega al Governo per incentivare la qualità e l'efficienza del sistema universitario” e del D.L. 78/2010 “misure urgenti in materia di stabilizzazione finanziaria e di competitività economica”, manifesta la sua netta opposizione allo scenario di decadimento dell' Università pubblica che si sta delineando con i due provvedimenti legislativi in fase di approvazione parlamentare e giudica nel suo complesso la manovra economica varata dal Governo sbagliata, perché non prevede interventi a sostegno dell'occupazione, alla crescita e allo sviluppo e fortemente iniqua perché richiede sacrifici solo ai lavoratori dipendenti mediante il blocco delle retribuzioni e l'aumento dell'età pensionabile, e alla fasce più deboli della popolazione che, in conseguenza del taglio ai trasferimenti per Regioni, Province e Comuni, subiranno maggiormente l'aumento dei costi e la diminuzione quantitativa e qualitativa dei servizi pubblici.

L'Assemblea pertanto condivide le motivazioni che hanno portato alla proclamazione di una settimana di mobilitazione nazionale delle Università dal 5 al 9 luglio per intensificare la protesta contro il DDL Gelmini sull'Università e la manovra finanziaria in discussione in Parlamento

Decide di istituire un coordinamento per le attività di mobilitazione aperto a tutte le componenti dell'Ateneo che si riunirà martedì 6 luglio alle ore 10 presso l'aula n. 4 della FACOLTA' DI GIURISPRUDENZA.

Documento approvato all'unanimità.

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Documento approvato dall'assemblea autoconvocata del 6 luglio 2010, dei professori della facoltà di scienze dell'Università di Tor Vergata

Nell'ambito della settimana di mobilitazione dal 5 al 9 luglio, il 6 luglio si è svolta un'assemblea autoconvocata dei professori ordinari ed associati della Facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali dell'Università di Roma, Tor Vergata, nel corso della quale si sono discusse le iniziative di protesta da assumere contro il ddl Gelmini e la manovra finanziaria i cui effetti, combinati a quelli della legge 133, assesterebbero un colpo durissimo all'Università pubblica con pesanti conseguenze sulla qualità dell'offerta didattica. L'assemblea a larga maggioranza ha confermato l'indisponibilità a supplire i vuoti derivanti dal rifiuto dei ricercatori a svolgere attività didattica eccedenti i compiti istituzionali e ha convenuto di proporre al Consiglio di Facoltà di dare mandato al Preside di avanzare la proposta alla Conferenza dei Presidi di Scienze del 15/7 di organizzare nel prossimo autunno una grande iniziativa pubblica da tenere a Roma sulla ricerca scientifica e sulla sua inevitabile decadenza, di verificare l'ipotesi della "restituzione delle deleghe" per tutte le cariche accademiche e di sospendere in tutte le Facoltà Italiane le immatricolazioni alle lauree magistrali.

Successivamente l'8 luglio il Consiglio di Facoltà di Scienze, condividendo la valutazione negativa dei professori e dei ricercatori sui provvedimenti del governo e confermando il sostegno alla lotta dei ricercatori, ha deliberato di rinviare la discussione sugli affidamenti didattici per il prossimo anno accademico e, riprendendo quanto assunto nella discussione dell'assemblea dei professori, ha dato mandato al Preside di proporre alla Conferenza dei Presidi di Scienze del 15/7 di organizzare nel prossimo autunno una grande iniziativa pubblica da tenere a Roma sulla ricerca scientifica e sulla sua inevitabile decadenza, di verificare l'ipotesi della "restituzione delle deleghe" per tutte le cariche accademiche e di sospendere in tutte le Facoltà Italiane le immatricolazioni alle lauree magistrali.