
http://www.flcgil.it/@3944541
Trieste: riconosciuto il diritto alla ricostruzione di carriera di un lavoratore del CNR
Importante sentenza della Corte di Cassazione sul riconoscimento dell’anzianità di servizio per i lavoratori del comparto Ricerca a seguito di ricorso patrocinato dalla FLC CGIL di Trieste.
05/12/2017


Con la sentenza pubblicata in data 23 novembre 2017 la Corte di Cassazione conferma la richiesta di un lavoratore del CNR finalizzata ad ottenere il riconoscimento integrale dell’anzianità di servizio. Nello specifico il supremo collegio si è richiamato ai noti principi affermati dalla Corte di Giustizia in materia di divieto di discriminazione tra lavoratori a tempo indeterminato e lavoratori a tempo determinato che escludono la diversità di trattamento in assenza di ragioni idonee a giustificarle. Per tutto questo la Corte ha respinto il ricorso proposto dal CNR e ha condannato l’Ente ad effettuare la ricostruzione di carriera del lavoratore tenendo conto del periodo di servizio con contratto a tempo determinato.
Altre notizie da:
Servizi e comunicazioni
Ora e sempre esperienza!
Dove siamo
Attività formative
- Eventi Pisa, incontro di presentazione "Concorso ordinario per la scuola secondaria di I e di II grado"
- Eventi Prato, corso di formazione "Gli stili emotivi. La pratica delle emozioni"
- Eventi Pisa, incontro di presentazione "Concorso straordinario per la scuola secondaria di I e di II grado"
- Eventi Senigallia, convegno "Piazza Fontana e il caso Pinelli 50 anni dopo"
- Eventi Campobasso, corso di formazione "Il mio primo incarico di assistente amministrativo: profilo professionale, aree, funzioni e adempimenti"
I più letti
-
Dirigente Scolastico della provincia di Caserta condannato per comportamento antisindacale
-
Concorso ordinario e straordinario della Scuola, cosa cambia con il decreto precari: appuntamento a Pavia
-
Assemblea sindacale a Siracusa per il personale ATA ex CO.CO.CO.
-
PASSWEB: il nucleo di supporto di Brescia evidenzia difficoltà e disfunzioni
-
Nessuno si permetta di screditare la figura di Don Milani