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NO alla chiusura del convitto "R. Corso" di Correggio (RE)

Comunicato unitario di FLC CGIL, CISL Scuola e UIL Scuola.

04/12/2013
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Le organizzazioni sindacali FLC CGIL, CISL Scuola e UIL Scuola di Reggio Emilia hanno diramato un comunicato unitario sulla paventata chiusura del convitto "R.Corso" di Correggio.

Le scriventi organizzazioni esprimono la propria preoccupazione e il proprio dissenso alla chiusura del Convitto Nazionale “R. Corso”, nonché la solidarietà al personale ATA ed Educatore che vede messo in pericolo il proprio posto di lavoro.

Le scriventi organizzazioni hanno già espresso nelle sedi istituzionali il parere contrario alla chiusura dello storico Convitto Nazionale “Rinaldo Corso” di Correggio, nato con Regio Decreto del 1881, ma operante in un edificio che ha ospitato istituzioni educative dal 1519.

Un Convitto Nazionale è un’Istituzione Educativa che ha l’obiettivo di seguire i propri ragazzi in tutto l’arco delle 24 ore, dallo studio scolastico al mattino, alle attività di doposcuola, educative e sportive del pomeriggio, agli svaghi serali e durante la notte. Le Istituzioni Scolastiche che lo sostituiranno NON AVRANNO questi obiettivi, ma quello, altrettanto importante ma DIVERSO di fornire esclusivamente un servizio scolastico. Se il Convitto Nazionale chiude l’intera Provincia, e non solo in Comune di Correggio, perderà possibilità educative.

Ci è stato detto che il Convitto costa troppo, ma la sua chiusura e la ridistribuzione delle sue scuole quale risparmio porterà? Spariscono le rette e permangono le utenze e i costi di gestione.

Ci è stato detto che è necessario un rilancio e una riqualificazione del Convitto, e siamo d’accordo, ma non comprendiamo: in che modo chiudendo il Convitto lo si rilancia e lo si riqualifica?

La decisione della chiusura di un Convitto Nazionale è IRREVOCABILE, non ci sono esempi nella storia della Repubblica di Convitti Nazionali chiusi di cui si sia poi decisa la riapertura.

Una decisione così definitiva viene presa in seguito a una delibera della Giunta Comunale di Correggio nella mattina del giorno in cui, tutti ne erano ben consapevoli, il Sindaco avrebbe rassegnato le dimissioni;

una decisione così definitiva viene presa in seguito alla relazione di un Commissario di nomina dell’Amministrazione che regge il Convitto al posto del regolare Consiglio di Amministrazione (espressione del territorio), che dovrebbe normalmente guidare un Convitto Nazionale;

una decisione così definitiva viene presa senza che ci sia stato il tempo di esaminare le proposte fatte dalle organizzazioni sindacali quando sono venute a sapere della decisione di chiusura;

una decisione così definitiva viene presa senza che il personale del Convitto sia stato interpellato, ne’ che abbia avuto neanche la possibilità di fare proposte per riqualificare il convitto.

Ci sembra una brutta decisione, presa in fretta e furia, senza esaminare nessun parere oltre a quello delle Amministrazioni coinvolte, sulla testa degli utenti, dei lavoratori, del territorio.

Le scriventi organizzazioni sindacali chiedono alle Amministrazione coinvolte di rimandare la chiusura del Convitto Nazionale “R. Corso” in modo da esaminare compiutamente un piano di rilancio dell’Istituzione Educativa (unica in provincia, una delle uniche due in regione) assieme alle parti sociali e ai lavoratori che garantisca l’Offerta Formativa della provincia e nel rispetto della praticabilità delle soluzioni.

In caso contrario le scriventi organizzazioni saranno a fianco dei lavoratori del Convitto Corso di Correggio nella loro lotta per garantire, non solo i loro posti di lavoro, ma una offerta scolastica ed educativa di qualità ed, inoltre, le scriventi organizzazioni hanno dato mandato ai propri uffici legali di verificare la legittimità del processo che porterà alla chiusura del Convitto Nazionale “R. Corso” nei termini descritti.