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I dirigenti scolastici della FLC CGIL dell'Emilia Romagna in difesa delle risorse del MOF

Sull'avvio della contrattazione di scuola grava l'incertezza sull'entità dei fondi per il MOF con il quale retribuire le attività aggiuntive del personale.

22/10/2013
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A cura della FLC CGIL Emilia Romagna

I dirigenti scolastici della FLC CGIL dell’Emilia Romagna, riunitisi a Bologna il 22 ottobre 2013, esprimono grande preoccupazione per la situazione di incertezza che contraddistingue l'inizio di questo anno scolastico: ancora una volta, come lo scorso anno, non si ha alcuna notizia sui fondi per il Miglioramento dell'Offerta Formativa (MOF).

Quantità delle risorse e certezza nell'erogazione in tempi consoni con le esigenze delle scuole, sono le condizioni necessarie per permettere una programmazione delle attività e per realizzare il Piano dell’Offerta Formativa.

La mancanza di certezza delle risorse non permette l’apertura della contrattazione di scuola, la definizione dei possibili compiti e le modalità di lavoro di tutti coloro che concorrono all’ampliamento dell’offerta formativa, docenti e ATA.

Le scuole hanno la necessità di avere a disposizione finanziamenti adeguati e certi per promuovere le attività che, nell’ambito dell’autonomia scolastica, trovano nella contrattazione d’Istituto la propria legittimazione e programmazione.

Nel corrente anno scolastico, oltre alla gestione ordinaria delle attività programmate nel Piano dell'offerta formativa, ci attendono importanti scadenze che, senza l’individuazione di specifici incarichi, rischiano di non trovare il necessario impulso organizzativo:

  • l’accompagnamento delle Nuove Indicazioni nella scuola dell’Infanzia, Primaria, secondaria di 1^ grado;
  • la messa a regime della trasformazione della Scuola Secondaria di 2^ grado;
  • l’attivazione delle misure di inclusione dei BES;
  • la piena realizzazione del processo di dematerializzazione.

Ricordiamo che una buona scuola nasce dalla possibilità di una continua ricerca didattica, da una organizzazione del servizio che renda possibile momenti di programmazione e di lavoro comune tra i docenti, dal riconoscimento anche economico, di attività che prevedono contatti con il territorio, progettazione e realizzazione di percorsi specifici per gli alunni in difficoltà, miglioramento ed ampliamento delle possibilità di formazione, orientamento, recupero degli alunni unitamente ad un adeguato supporto del personale ausiliario, tecnico e amministrativo.

Una diversa attenzione alle scelte sul reperimento delle risorse per pagare gli scatti di anzianità del personale sarebbero state e sono necessarie, partendo dal riconoscimento del lavoro che si fa nelle scuole e da quello che occorrerebbe poter realizzare.

Con un’ulteriore riduzione del Miglioramento dell'Offerta Formativa, si impedirebbe alle scuole di garantire un diritto costituzionale agli studenti, determinando una situazione di emergenza e  un impoverimento dell'offerta formativa che rischierebbe di essere a totale carico del “contributo volontario delle famiglie”.

I Dirigenti Scolastici della FLC CGIL dell’Emilia Romagna, scongiurano qualsiasi ipotesi di riduzione delle risorse e chiedono al Ministero di comunicare, quanto prima, ad ogni istituzione scolastica l’ammontare dei fondi contrattuali, per consentire di avviare la contrattazione d'istituto, di programmare tutte le attività e di assicurare la certezza della retribuzione ai lavoratori impegnati nelle attività aggiuntive.

Invitano i colleghi ad attivarsi affinché tutte le componenti della comunità scolastica e gli organi collegiali siano coinvolti nelle iniziative finalizzate alla salvaguardia delle risorse indispensabili al funzionamento delle scuole autonome.

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