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Università di Ferrara: i lavoratori protestano contro i tagli alle retribuzioni

Allo sciopero, proclamato dalla RSU e dai sindacati unitariamente, ha aderito il 65% del personale tecnico e amministrativo dell'ateneo.

06/02/2013
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A cura della FLC CGIL Ferrara

Alta l'adesione allo sciopero di due ore proclamato per il 4 febbraio dalla RSU dell'Università di Ferrara contro il taglio di 168.000 euro al fondo per la produttività individuale e collettiva e per difendere il contratto nazionale di lavoro. La percentuale del personale che ha aderito alla protesta raggiunge il 65% del totale degli addetti.
Sono stati circa 150 i partecipanti al presidio che si è tenuto dinanzi alla sede provvisoria del rettorato in presenza delle delegazioni di lavoratori sopraggiunte dalle università di Venezia, Modena e Bologna per testimoniare solidarietà e sostegno al lavoratori di Ferrara. Presente la segretaria regionale FLC CGIL Emilia Romagna, Raffaella Morsia.

Nel corso del presidio viene data notizia del ricevimento del messaggio di solidarietà della FLC CGIL Brescia e del comunicato di sostegno del Segretario generale FLC CGIL, Domenico Pantaleo.
Negli interventi al megafono non si invoca solamente un giusto salario anzi, le frasi più ricorrenti sono dignità del lavoro ed esigibilità del CCNL. Nel personale è alto il livello di consapevolezza delle ragioni che hanno spinto la RSU alla proclamazione dello sciopero.
Interviene anche il Rettore, Pasquale Nappi, e riconosce la legittimità e giustezza delle rivendicazioni del personale in sciopero; comunica inoltre di avere inviato una lettera al Presidente della Conferenza dei Rettori (CRUI) per sollecitarlo ad intervenire sul Ministero dell'economia e finanze affinché vengano rimosse le storture provocate dalle circolari 16 e 25 del 2012 sui tagli alle retribuzioni accessorie e alla corretta applicazione del CCNL.