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ENEA: continua la mobilitazione unitaria dei lavoratori

Mozione assemblea nazionale ENEA del 1 febbraio 2016 votata contestualmente in tutti i Centri ed approvata ovunque all’unanimità.

01/02/2016
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In data 1 febbraio 2016 si è tenuta a Bologna, l’assemblea nazionale dei lavoratori dell’ENEA convocata dalle Organizzazioni Confederali nell’ambito delle iniziative messe in atto per rivendicare per l’ Ente un ruolo ed un futuro da Ente di ricerca complesso che comprenda al proprio interno anche lo svolgimento delle funzioni di Agenzia per l’Efficienza energetica e per la fornitura di servizi avanzati che già attualmente sono comprese tra i compiti istituzionali dell’ENEA. Hanno partecipato all’assemblea numerosi esponenti del Parlamento e della politica che hanno dato anche il loro costruttivo contributo .

L’assemblea, preso atto della petizione firmata da circa 1250 dipendenti in soli 4 giorni per una “governance autorevole e trasparente”, degli esiti dei presidi convocati unitariamente dalle Organizzazioni sindacali presso il Parlamento e presso il MISE, dell’ordine del giorno allegato all’approvazione della legge firmato da maggioranza ed opposizione, delle interlocuzioni delle parti sociali con i Presidenti delle Commissioni X e VIII della Camera e dei contenuti dell’art. 4 della lg. 221/2015 che riordina profondamente l’ENEA, ritiene che:

  • l’attuale riforma passata con artifizio legislativo nel Collegato ambiente alla legge di stabilità 2014, rischia fortemente di sminuire il ruolo dell’ENEA ;
  • l’attuale organizzazione dell’Ente, anche alla luce del c.d. “efficientamento” messo in pratica dall’attuale Commissario senza coinvolgimento delle parti sociali e della Comunità scientifica interna, non risulta adeguata ; essa ha aumentato i livelli gerarchici e la burocrazia interna, pertanto si rendono necessari correttivi importanti che possono essere assicurati soltanto con una svolta decisa rispetto alla gestione attuale;
  • nella legge approvata, che pur ha il pregio di consentire all’ENEA di uscire dal commissariamento, mancano gli elementi basilari che ovunque nel mondo caratterizzano un Ente di Ricerca. Non si può prescindere dalla definizione di requisiti curricolari scientifici per selezionare l’alta dirigenza e garantire una governance di alto profilo, dalla presenza di un Consiglio Scientifico che assuma anche funzioni di indirizzo e che contenga una componente elettiva nonché dal pieno ed integrale recepimento della Carta Europea del Ricercatore;
  • risulta addirittura dannosa, nell’impianto attuale, la cancellazione di qualsiasi rapporto programmatico con il Ministero della Ricerca e dell’Università che renderà ancora più problematica la partecipazione dei ricercatori ENEA ai relativi bandi emessi da questo ministero. Si conferma la necessità di una governance unitaria della ricerca pubblica;
  • dovrebbe essere previsto, anche strutturando a tal fine l’alta dirigenza con deleghe specifiche, il necessario riconoscimento del ruolo istituzionale dei Centri di Ricerca sul territorio, soprattutto per le concentrazioni maggiori. Questo anche per dare continuità a quelle attività di carattere scientifico, di sviluppo e fertilizzazione che essi già hanno fatto fiorire, che sono ancora presenti, ma che sono oggi viste unicamente con funzione di puro reperimento di risorse esterne ai fini amministrativi e senza possibilità di investire in loco per potenziare e sviluppare ulteriormente tali attività sia con benefici scientifici che direttamente economici ed occupazionali.

All’interno di tale cornice, quindi, necessita primariamente precisare le funzioni e le prerogative specifiche dell’Ente attraverso programmi di attività con obiettivi chiari.

Per tutto quanto detto, i lavoratori dell’ENEA chiedono al Parlamento ed al Governo di procedere celermente a fornire gli elementi necessari al buon funzionamento del secondo Ente di Ricerca italiano, inquadrandolo organicamente nell’impianto del sistema italiano della ricerca (legge delega) e ad evitare un superamento puramente formale del Commissariamento con soluzioni semplicistiche e posticce, fornendo ai lavoratori ed ai ricercatori dell’ENEA le garanzie di poter continuare ad offrire al Paese il loro importante contributo, dando le necessarie garanzie sul piano occupazionale con particolare riferimento al precariato.

I lavoratori concordano con le OO.SS. a procedere con le iniziative già avviate e chiedono ai rappresentanti parlamentari e governativi di aprire un dialogo costruttivo con esse.

I dipendenti dell’ENEA chiedono che venga accolta la richiesta per un’audizione urgente ai Presidenti delle Commissioni Attività Produttive ed Ambiente della Camera dei Deputati, già inoltrata dalle Organizzazioni Sindacali in data 13 Gennaio 2016, per la preoccupante situazione posta in essere da alcuni aspetti della riforma dell’ENEA.

Inoltre auspicano una sollecita risposta da parte del MISE alle domande puntali che sono state poste nell’incontro del 14 gennaio.

Bologna, 1 febbraio 2016

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