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Bologna: mai così drammatica la situazione degli organici!

La denuncia delle Organizzazioni sindacali in un documento unitario. Nonostante il considerevole aumento di alunni e di richieste di tempo pieno l’amministrazione risponde con ulteriori tagli agli organici

18/04/2007
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Al Dirigente dell’USP
Dott. Paolo Marcheselli

Al Dirigente Ufficio Scolastico Regionale Dott. Luigi Catalano

All’Assessore Provinciale
Dott. Paolo Rebaudengo

SITUAZIONE ORGANICI DI BOLOGNA

La FLC Cgil, CISL Scuola, UIL Scuola di Bologna denunciano la grave situazione determinatasi a causa delle insufficienti dotazioni organiche assegnate alla provincia di Bologna, del tutto inadeguate a coprire gli aumenti degli alunni registrati in tutti gli ordini e gradi di scuola (3469 alunni in più, secondo la stima del Ministero della Pubblica Istruzione).
La situazione è resa più drammatica dalle penalizzazioni subite negli anni precedenti, che hanno impoverito e precarizzato gli organici delle scuole a fronte di aumenti considerevoli di alunni e richieste di crescente tempo scuola da parte delle famiglie del nostro territorio.
Ricordiamo infatti che nei 5 anni passati, a fronte di circa 13.000 studenti e 451 classi in più, gli organici docenti sono diminuiti di 132 posti.

Scuola dell’infanzia

Sono stati confermati tutti i posti dell’organico di fatto e la dotazione organica di diritto è diventata di 910 posti con 435 sezioni a orario normale e 39 sezioni a orario ridotto.
Nell’anno scolastico 2007//2008 rimarranno a orario ridotto più di 43 sezioni (omissis).

Sono pervenute a questa data queste 9 richieste di nuove istituzioni (omissis).

Sono inoltre state richieste statalizzazioni da parte di vari Comuni (omissis) per un totale di 26 sezioni 52 posti.

Per risolvere il problema delle liste di attesa attuali e il completamento dell’orario ridotto, servono circa 57 posti.

Scuola primaria

L’organico concesso dall’U.S.R. è stato di n. 3216 posti (+ 32 posti concessi successivamente dal MPI ) per un aumento di 926 alunni a oggi dichiarati.
Le famiglie hanno richiesto 102 T.P in aggiunta ai 918 “storici”, che non sono ad oggi coperti con il personale ( 42 prime + 60 classi successive funzionanti a 40 ore).
A tutte le classi prime richieste a T.P. oltre le 918 garantite sono state concesse a 27/30 ore, attribuendo 1 sola risorsa nei plessi a tempo pieno.
Mancano inoltre i posti per le classi a modulo che effettuano 33 ore settimanali con 3 insegnanti su 2 classi e ora hanno avuto l’organico per 30 ore settimanali calcolato con 4 insegnanti su 3 classi.

Non sono stati accolti i tempi pieni in moltissime istituzioni (più di 80) (omissis).

Ci risultano però funzionanti a 40 ore anche molte altre classi: circa 40 (omissis).

Sono stati soppressi inoltre tutti i 5 posti di scuola carceraria funzionanti alla Casa Circondariale della Dozza e sono stati distribuiti solo 122 posti di lingua straniera, insufficienti a coprire il fabbisogno di tutta la provincia (attualmente la scuola funziona con 153 posti in organico di fatto di lingua straniera + 560 ore).
Mancano dunque almeno 32 posti di lingua + le ore necessarie a coprire il fabbisogno anche nelle prime classi.
Sono inoltre autorizzate circa 80 classi derogando dal 331/98 con oltre 25 alunni e alunni disabili.

Pertanto per far fronte alla richiesta reale delle scuole servono ancora 170 POSTI in organico, senza tener conto del numero delle classi non rispondenti alla normativa vigente.

Scuola secondaria di I° grado

A fronte di un aumento di 258 alunni, sono state assegnate le stesse unità di organico di diritto 2006/2007 per coprire il fabbisogno di 15 nuove classi.
Non saranno dunque costituite in organico di diritto parecchie cattedre prive di titolari per restare nel numero concesso dall’USR. A causa di ciò il prossimo anno ci saranno meno posti per i trasferimenti, per i passaggi di ruolo e soprattutto per le assunzioni in ruolo nelle classi di concorso coinvolte nello scioglimento.
Non sono state inoltre concesse 15 classi a tempo prolungato richieste dalle famiglie.

Mancano, dunque, circa 177 posti in organico di fatto per coprire il fabbisogno.

Scuola secondaria di II° grado

A fronte di un aumento di 849 alunni e di 23 classi rispetto allo scorso anno scolastico, sono stati assegnati gli stessi docenti.
Per rientrare nel contingente di posti assegnato non sono state costituite 108 cattedre esterne e 45 interne (omissis) per un totale di 153 cattedre con una vistosa precarizzazione di questo ordine di scuola già in seria sofferenza.

Il fabbisogno minimale in organico di fatto è dunque di 153 insegnanti .

Organico ATA

L’organico Ata ha subito un taglio complessivo del 6% come stabilito dalle finanziarie precedenti.
Si ricorda che negli anni precedenti sono stati già tagliati 169 posti e la precarietà supera il 50%.
Si ricorda inoltre che nella nostra provincia, dal settembre 2003, ben 65 persone dichiarate inidonee hanno ripreso servizio a orario ridotto e che oggi prestano servizio 140 collaboratori scolastici presi dal centro dell’impiego.
Gli effetti di questi ulteriori tagli comporteranno la non apertura delle scuole se non si arriverà ad avere un organico di fatto che dia garanzie per la vigilanza all’ingresso e all’uscita dalle scuole, la sorveglianza ai minori, l’efficienza di tutti i servizi in particolar modo nella scuola dell’infanzia.

La situazione che si prospetta dunque in base ai dati in nostro possesso rispetto alla dotazione organica delle scuole bolognesi non è mai stata così grave.

Mancano come minimo 557 docenti, senza contare il numero dei posti di sostegno, che a questa data è impossibile quantificare, e il numero degli organici ATA.

Si ritiene un grave errore non aver voluto prevedere organici di diritto rapportati all’aumento oggettivo della popolazione scolastica e alla richiesta consolidata in questo territorio di tempo pieno e di tempo prolungato. E’ infatti indispensabile trovare una soluzione al problema in sede di organico di fatto, ma anche in quel caso si continuerà a produrre precariato nonostante il piano straordinario di assunzioni.

Lo spezzettamento di modelli didattici e di cattedre, particolarmente grave nella scuola primaria, deve inoltre trovare idonee risposte sul piano normativo e gestionale per garantire la stabilità e la qualità dell’offerta formativa invocate da tutto il personale della scuola e necessarie al territorio bolognese.

FLC Cgil Sandra Soster
CISL SCUOLA Patrizia Prati
UIL SCUOLA Domenico Cassino

Bologna, 16 aprile 2007