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Università di Napoli Federico II: Documento della Segreteria e della Consulta docenti SNUR CGIL sull'uso del budget per retribuzioni docenti

L'autonomia budgettaria degli Atenei, unitamente ad alcune recenti innovazioni legislative, ha affidato ad essi delle responsabilità rilevanti nella programmazione degli organici docenti.

02/02/2000
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L'autonomia budgettaria degli Atenei, unitamente ad alcune recenti innovazioni legislative, ha affidato ad essi delle responsabilità rilevanti nella programmazione degli organici docenti.

L'attuale contesto è caratterizzato da:

la notevole ristrettezza delle risorse utilizzabili annualmente per il reclutamento, per lo scorrimento verticale tra le diverse fasce della docenza e per eventuali trasferimenti da altre sedi. Oggi le spese per il personale nel nostro Ateneo sono pari a circa il 93% del finanziamento corrente, per cui il margine di risorse disponibili per un ampliamento degli organici è veramente esiguo.

la conseguente difficoltà a favorire l'ingresso di nuove leve nell'organico docente e ad attuare una incisiva politica di sviluppo programmato dei vari settori teso a superare gradualmente gli attuali squilibri nella distribuzione del personale docente.

l'esistenza di un numero notevole di giovani, ormai laureati già da alcuni anni ed in possesso del titolo di Dottore di Ricerca, che collaborano ad attività di ricerca universitaria. Tale numero è sicuramente più ampio del numero dei titolari delle borse post-dottorato e degli assegni di ricerca ed è difficilmente quantificabile;

l'avvio della recente normativa concorsuale che ha già ha prodotto un numero significativo, non ancora quantificato e comunque destinato a crescere nei prossimi due anni, di professori associati e ricercatori idonei, in servizio presso il nostro Ateneo. Tali associati e ricercatori, vincitori a tutti gli effetti di un concorso nazionale, nutrono la legittima aspettativa ad essere chiamati a ricoprire il ruolo per cui sono stati dichiarati idonei;

l'attuazione della legge sui tecnici laureati che prevede la possibilità di bandire per questi, nel caso che abbiano espletato attività didattica documentata, concorsi riservati per posti di ricercatore da bandire a carico del budget di Ateneo. I soggetti che potrebbero essere in possesso dei requisiti previsti sono circa 200, di cui circa 130 nella sola Facoltà di Medicina. Questi ultimi sono anche destinatari delle misure previste dal recente decreto Bindi Zecchino sui Policlinici universitari che li equipara, dal punto di vista normativo e relativamente all'espletamento delle attività assistenziali, alle figure della docenza universitaria. Il numero dei soggetti in possesso dei requisiti potrebbe ulteriormente aumentare con una revisione dei criteri adottati nell'esame dei singoli casi, criteri che comunque non sono ancora a conoscenza delle Organizzazioni sindacali;

La recente approvazione del Regolamento sull'Autonomia Didattica che determina condizioni di ampliamento dell'offerta formativa e che pone pertanto l'esigenza di allargare gli organici docenti con criteri di programmazione coerenti con tale ampliamento dell'offerta didattica.

In questo contesto riteniamo che misure parziali, non inserite in un quadro di programmazione complessiva ed equilibrata degli organici, possano accentuare le attuali distorsioni, innescare tensioni tra le diverse figure della docenza e tra le diverse Facoltà, accentuare le difficoltà di accesso di giovani studiosi, compromettere gli esiti del processo di riordinamento della didattica, provocando, inoltre, uno squilibrio nella distribuzione delle risorse tra l'organico docente e tecnico-amministrativo.

Per i motivi esposti non abbiamo condiviso il provvedimento, probabilmente illegittimo e sicuramente sperequante all'interno delle stesse figure professionali potenzialmente interessate, adottato dall'Università "La Sapienza" di Roma, d'inquadramento automatico nel ruolo di Ricercatore di tutti i Tecnici laureati della Facoltà di Medicina.

Allo stesso modo non condividiamo la scelta in discussione negli Organi di Governo del nostro Ateneo di destinare circa sei miliardi, a regime, per il passaggio di circa 200 Tecnici laureati nella fascia di ricercatore, a valle dell'espletamento dei concorsi riservati.

Evidenziamo a tal fine che il bando di tali concorsi non è un obbligo di legge ma deve corrispondere all'esistenza di un'esigenza didattica e pertanto dev'essere collocata nella programmazione delle singole Facoltà.

Chiediamo pertanto al Rettore e agli organi di Governo di riflettere adeguatamente su tale scelta, avviando anche una ricognizione dell'attuale distribuzione degli idonei e dei titolari delle borse post-dottorato e degli assegni di ricerca nelle varie Facoltà.

Condividiamo in sé la scelta generale di un ampliamento degli stanziamenti in bilancio per nuove immissioni in ruolo di professori e ricercatori; chiediamo, però, che l'uso di queste risorse scaturisca da una programmazione complessiva degli organici docenti finalizzata ad un processo di riforma dell'ordinamento didattico, di riequilibrio tra i settori, di recupero alla piena efficienza funzionale di tutte le strutture didattiche.

Una tale programmazione deve altresì tenere conto in maniera equilibrata delle aspettative, tutte egualmente legittime, di giovani studiosi, di idonei e di tecnici laureati e, anche, delle diverse scadenze temporali previste dalla legge sui tecnici laureati e da quella di riforma dei meccanismi concorsuali.

La Segreteria di Comprensorio
La Consulta Docenti
SNUR CGIL di Napoli