Scuola, tagli agli organici: la situazione di Cosenza

A cura della FLC CGIL Cosenza

La scuola pubblica calabrese ed in particolare quella cosentina sta vivendo uno dei momenti più drammatici della sua storia repubblicana. I tagli, non solo economici ma soprattutto agli organici del personale sia docente che ATA, dimostrano che anche quest'anno tra le province della regione, Cosenza è la più colpita.

I dati ufficiali forniti dall'USR parlano di meno 23 docenti nella scuola dell'infanzia, meno 129 nella primaria, meno 44 nella secondaria di primo grado e 197 in meno nella secondaria di secondo grado per un totale di 393 docenti in meno nell'organico di diritto.
A questi, ma i dati non sono ancora stati resi noti, si aggiungeranno altri 300 posti in meno per quanto concerne il personale ATA.

Ne consegue che anche quest'anno molti lavoratori della scuola non avranno un incarico. C'è di più: questi tagli si sommano a quelli degli anni precedenti, che hanno avuto l'effetto di desertificare non solo il sistema economico già asfittico, ma soprattutto il sistema culturale, precarizzando ed emarginando di più un tessuto sociale già debole.

Anche la FLC CGIL Cosenza è convinta che superare il precariato è possibile e diventa strategico per garantire la qualità del servizio scolastico. Il superamento del precariato è dunque prioritario, perché risolverebbe la precarietà stessa della scuola pubblica, ben rappresentata da coloro che per oltre 3 mesi nella tenda posta in Piazza 11 settembre hanno testimoniato, senza infingimenti, il vero dramma dell'essere precario.