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Cosenza: la FLC Cgil presenta un esposto denuncia contro il CSA alla Procura della Repubblica

Comunicato stampa della FLC Cgil di Cosenza

11/09/2006
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Alla fine di tutte le operazioni propedeutiche ad un buon inizio di anno scolastico (immissioni in ruolo, assegnazioni provvisorie, utilizzazioni e nomine a tempo determinato) avremmo voluto volentieri registrare che tutto si fosse svolto nel migliore dei modi e nel rispetto della dignità di tutti gli operatori del mondo della scuola.
Se un piccolo passo in avanti è stato fatto dal punto di vista logistico, non abbiamo assistito ai sit-in forzati davanti al provveditorato sotto il sole di fine luglio e di agosto, le informazioni, almeno in parte, sono state veicolate attraverso i mass-medie ed internet e di tutto ciò và dato atto al CSA di Cosenza.
Dobbiamo però registrare che nonostante gli sforzi qualcosa non ha funzionato, infatti, gli immessi in ruolo preso contatto con le sedi di lavoro si sono sentiti rispondere che il posto per loro non c’era, l’elenco delle disponibilità al momento delle scelte di tutte le operazioni presentavano puntualmente lacune ed omissioni, molte delle sedi disponibili non erano in elenco mentre erano in elenco sedi poi risultate non disponibili, si è arrivati addirittura alle procedure di annullamento di trasferimenti e di assegnazioni provvisorie.
Noi, come FLC Cgil Cosenza, riteniamo che tutto ciò non è tollerabile e mortifica fortemente sia l’istituzioni scolastica pubblica, sia le professionalità e la dignità dei singoli operatori delle scuola. Riteniamo che tali “disguidi” siano gravi ed intollerabili ed è per questo che abbiamo presentato alla procura della Repubblica presso il Tribunale di Cosenza un esposto-denuncia, in cui si chiede l’intervento della magistratura attraverso un indagine seria ed approfondita.
Il ricorso alla magistratura è scaturito da una serie di considerazioni che la segreteria provinciale ha fatto partendo dal fatto che i suddetti “disguidi” ingenerano nella opinione pubblica elementi di poca trasparenza e di molta soggettività, da parte di qualche funzionario, nella applicazione delle regole che, in quanto tali, devono essere uguali e trasparenti per tutti e che complici da tale situazione siano anche le organizzazioni sindacali. Essendo il nostro primo obiettivo la tutela dei diritti dei lavoratori ma anche l’affermazione della dignità della scuola pubblica per cui tanto abbiamo lottato negli ultimi anni riteniamo un cattivo segnale quanto è accaduto nei giorni scorsi e come FLC CGIL vogliamo prendere le debite distanze da questo modo di operare.
Grave e assolutamente inopportuno è, infatti, contribuire, anche con il silenzio, ad alimentare un sistema fatto di clientele e di piccoli favori che evidentemente ledono fortemente i diritti dei molti.
Per l’affermazione di questi principi non faremo un passo indietro ed invitiamo la magistratura locale a fare piena luce su quanto è accaduto, anche per affermare il diritto sancito dalla costituzione italiana delle pari opportunità per tutti e non solo per alcuni.

Cosenza, 8 settembre 2006

Gianfranco Trotta
(Segretario generale FLC Cgil Cosenza)