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Università della Basilicata, ancora nessun piano di stabilizzazione dei precari

Comunicato della FLC Cgil Basilicata

19/02/2008
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Comunicato FLC Cgil Basilicata

La FLC CGIL della Basilicata esprime dissenso nei confronti dell’Università della Basilicata perché, nonostante le ripetute richieste formali e informali, continua a non concertare con le parti sociali il piano di stabilizzazione dei precari e a prorogare i contratti fino al completamento di tale processo, come chiaramente previsto dalle due ultime finanziarie.

Mentre altre università hanno provveduto a stipulare con le OO.SS. accordi ed altre stanno concordando percorsi di contrattazione, l’Università degli Studi della Basilicata, continua ad operare in modo autoreferenziale senza rispondere alle istanze della FLC CGIL che ripetutamente e in tempi non sospetti (Giugno 2007) ha richiesto l’attivazione di un confronto organico per la definizione di un percorso condiviso e trasparente.

L’Ateneo Lucano, seppur sollecitato, non ha provveduto al monitoraggio del precariato quale base fondamentale per poter affrontare un problema spinoso e delicato come quello del precariato. Tale comportamento potrebbe indurre a pensare che stranamente l’Università degli Studi della Basilicata non conosce gli addetti che operano al suo interno e, quindi, non nelle condizioni di determinare il fabbisogno del personale docente, ricercatore e del personale tecnico – amministrativo come previsto dalla legge finanziaria 311/2004.

La legge finanziaria 2008 consolida ed estende le procedure di stabilizzazione già presenti nella scorsa finanziaria. Ai titolari di un contratto a tempo determinato di durata triennale in essere alla data del 28/09/2006, si aggiungono coloro che raggiungono gli stessi requisiti alla data del 28/09/2007.

L’accesso, così come previsto dalla legge Finanziaria dello scorso anno e dalla direttiva n. 7 del Dipartimento della Funzione Pubblica, avviene mediante lo svolgimento di una prova selettiva, riservata e non aperta, i cui contenuti, che devono tener conto che lo spirito della norma di stabilizzazione è di natura risarcitoria, stante “l’utilizzo improprio delle tipologie di lavoro flessibile”, sono mirati ad accertare il possesso dei requisiti.

Tutte le Pubbliche Amministrazioni, tra cui le Università, devono predisporre dei piani di stabilizzazione, sentite le OO.SS. entro Aprile 2008 con i quali, nell’ambito della programmazione triennale (2008/2010) devono definire progressivamente le stabilizzazioni dei titolari di contratti a tempo determinato con 3 anni alla data del 28/09/2007, nonché dei co.co.co. con 3 anni di anzianità svolti nella stessa amministrazione. In quest’ultimo caso, con l’avvio delle procedure di stabilizzazione, il meccanismo della proroga, almeno per questa tipologia di precarietà, è generalizzato, vincolante e tiene conto della diversa data nella quale occorre maturare il requisito dell’anzianità.

Per le suddette ragioni, la FLC CGIL di Basilicata si associa alla Manifestazione nazionale confederale del 21 Febbraio 2008 finalizzata a denunciare l’atteggiamento delle Università compresa quella di Basilicata a procedere rapidamente alla concertazione dei piani di stabilizzazione dei lavoratori precari come previsto dalle ultime finanziarie.

Roma, 19 febbraio 2008