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Sisma Abruzzo: donare un libro per il "futuro"

La CGIL Abruzzo lancia all'AIE e a tutti gli editori il proprio appello per attivare una donazione di libri scolastici per settembre.

25/08/2009
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Torniamo sui libri di testo questa volta per segnalare, con la notizia apparsa sul sito della CGIL, una importante iniziativa di solidarietà verso la popolazione abruzzese colpita dal sisma dello scorso 6 aprire.

Roma, 25 agosto 2009
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dal portale della CGIL www.cgil.it

Tra le tante, generose forme di solidarietà giunte in Abruzzo dopo il terremoto c'è anche quella dell'AIE, l'associazione nazionale degli editori, che in raccordo con la Protezione civile ed il Ministero dei Beni culturali ha raccolto migliaia di libri.

La CGIL abruzzese ha apprezzato l'iniziativa definita dalla bella frase, riportata dalla stampa, "Il libro non sfama ma riempie il cuore e la mente".

Nei campi, a più di quattro mesi di distanza dall'evento sismico, si cominciano a rivedere i libri, piccole biblioteche e anche bibliobus che girano tra le tende offrendo i propri servizi, grazie all'AIE ed agli editori che hanno aderito.

Per questo oggi la CGIL Regionale, impegnata accanto ad altre associazioni nella gestione di un campo, lancia all'AIE e a tutti gli editori il proprio appello, per attivare una donazione di libri scolastici per settembre.

Il terremoto ha colpito una regione già debole economicamente e socialmente, ha lacerato ulteriormente un tessuto economico e produttivo fragile ed è arrivato quando una crisi internazionale inedita fa preoccupare Stati e regioni "forti".
Sono tante, troppe, le persone che non hanno più né casa né reddito: il ceto medio, la rete delle piccole e medie imprese, i professionisti e gli artigiani, gli operai, sono troppi i "senza lavoro".

E domani, cioè a settembre, i loro figli andranno a scuola, speriamo in luoghi diversi dalle tende, ma la scuola ci sarà ed i libri costano. Raccogliere i libri scolastici, i dizionari, gli atlanti e donare quelli sarebbe davvero un bel sostegno al reddito delle famiglie colpite dal terremoto ed un bel segnale per i ragazzi. Andare a scuola e poter studiare è per noi uno dei modi più seri per ridare futuro ai bambini ed ai ragazzi ed un pizzico di serenità ai loro genitori.

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