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Supplenti, con le nuove graduatorie scatta il valzer dei precari

Cgil in sciopero dal 6 dicembre a Natale, protestano le famiglie: decine di mail ai presidi

22/11/2014
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Corriere della sera

Federica Cavadini

A due mesi dall’inizio dell’anno scolastico (ri)arrivano gli insegnanti. Supplenti di elementari, medie e superiori, almeno un migliaio di docenti secondo i sindacati, vengono chiamati in questi giorni dai presidi per prendere servizio negli istituti. E i colleghi che fino ad oggi hanno occupato le «loro» cattedre, prenderanno a loro volta altri incarichi (più brevi, meno vantaggiosi) o torneranno nel precariato.
Ennesimo pasticcio per il mondo della scuola, per insegnanti, studenti, genitori. E ancora per l’effetto graduatorie. Dieci giorni fa sono stati ripubblicati gli elenchi d’istituto per i supplenti, allora bisogna azzerare tutto e iniziano gli avvicendamenti, il valzer dei precari. Si svuotano le caselle e si riempiono con altri nomi. Punto e a capo però anche per bambini e ragazzi che a due mesi dal via si ritrovano in classe nuovi maestri e professori e tutto o molto ricomincia dal principio.

Le mail di protesta dei genitori

Le proteste dei genitori sono già sulle scrivanie dei presidi. «Stanno arrivando mail a tanti di noi. Difficile spiegare alle famiglie perché dobbiamo cambiare supplenti che ormai sono nelle classi da settimane. È un disagio per tutti, ma siamo costretti a farlo anche se succede a questo punto dell’anno, altrimenti scatterebbero ricorsi - spiega Agostino Miele, presidente dell’Associazione presidi -. Le graduatorie vengono aggiornate e ripubblicate quando gli insegnanti presentano nuovi titoli. Il problema è anche legato ai tempi lunghi: queste operazioni dovrebbero concludersi prima dell’inizio dell’anno, ma non accade mai».
A lanciare l’allarme è anche la Cgil, che oltre a proclamare uno sciopero che inizierà il 6 dicembre e andrà avanti fino a Natale, ieri ha inviato al provveditore Marco Bussetti una nota urgente proprio sulle supplenze.

L’allarme dei sindacati

«In molte scuole dopo la ripubblicazione delle graduatorie d’istituto di seconda e terza fascia le nomine procedono a rilento o non sono state ancora avviate», scrive la Cgil. Il problema, per i sindacalisti, è «il danno economico dei lavoratori che avrebbero diritto a posti economicamente e giuridicamente più vantaggiosi». Per le famiglie le ragioni sono diverse. Molti degli avvicendamenti poi sono sui posti degli insegnanti di sostegno, quindi a cambiare maestro o professore saranno anche tanti studenti che hanno bisogno di un’assistenza particolare.
«Le cattedre vacanti sul sostegno erano tante perché mancano insegnanti con questa preparazione specifica - spiega Pippo Frisone, Cgil Scuola -. Il problema resta. Ma adesso comunque i presidi dovranno nominare i nuovi docenti». Intanto per insegnanti, segreterie e bidelli scatta la protesta di dicembre.


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