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Vecchi abilitati, concorsi e precari Ecco come si diventerà docenti

Il sistema definito dal miur a atteso al consiglio dei ministri

04/04/2017
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ItaliaOggi

Marco Nobilio

Gli aspiranti docenti abilitati e i loro colleghi non abilitati, ma che hanno prestato servizio per non meno di 180 giorni in tre anni scolastici, anche non consecutivi, potranno accedere a un concorso loro riservato. I posti da destinare all'assunzione dei vincitori di tali concorsi saranno individuati in percentuali diverse utilizzando il 50% delle disponibilità per le immissioni in ruolo. Ma in ogni caso non prima che sarà cessata la validità delle graduatorie degli ultimi concorsi ordinari che ancora includono degli aspiranti all'assunzione. Compresi gli idonei e fermo restando che i vincitori manterranno comunque il diritto all'immissione in ruolo anche una volta decorso il termine di validità delle graduatorie. Sono gli assi portanti del nuovo reclutamento come previsto dal ministero dell'istruzione a seguito delle richieste delle commissioni parlamentari. Il relativo decreto è atteso al prossimo consiglio dei ministri.

In ogni caso, le graduatorie a esaurimento rimarranno in vigore fino a quando non rimarranno prive di aspiranti. E fino ad allora il 50% delle disponibilità per le immissioni in ruolo sarà destinato alle assunzioni dei precari storici in esse ancora inclusi. Il restante 50% sarà destinato all'assunzione dei vincitori degli ultimi concorsi. Dopo di che si passerà all'immissione in ruolo degli idonei. Vale a dire, degli aspiranti che, pur non essendosi collocati in posizione utile per vincere il concorso, lo abbiano comunque superato avendo ottenuto il punteggio minimo necessario. Secondo quanto risulta a ItaliaOggi, una volta esaurite le graduatorie dei concorsi ordinari, si passerà all'assunzione dei vincitori del concorso riservato agli abilitati.

Le operazioni di nomina di questa particolare tipologia di aspiranti avranno luogo a partire dall'anno scolastico 2018/2019. Nel biennio 2018/19 – 2019/20 l'amministrazione riserverà loro il 100% delle disponibilità che rimarranno libere dopo avere provveduto alle immissioni in ruolo degli aspiranti (vincitori o idonei) ancora inclusi nelle graduatorie dei concorsi ordinari. Fermo restando che, se vi saranno ancora aspiranti inclusi nelle graduatorie a esaurimento (GAE), a costoro bisognerà comunque riservare il 50% delle disponibilità. Nel biennio 2020/21 e 2021/22 la percentuale delle disponibilità residue riservate all'assunzione degli abilitati vincitori del concorso riservato scenderà all'80%. Nel biennio 2022/2023 – 2023/24 al 60%; nel 2024/25-2025/26 al 40%; nel 2026/27 – 2027/28 al 30% e al 20% a regime negli anni successivi. Le assunzioni dei vincitori dei concorsi riservati ai precari triennalisti avverranno a partire dal 2020/21. In tale anno l'amministrazione riserverà loro il 100% delle disponibilità, che rimarranno libere dopo l'assunzione dei vincitori del concorso riservato agli abilitati ( presumibilmente il 20% delle disponibilità residue detratto il 50% destinato alle assunzioni degli aspiranti in GAE). Nell'anno scolastico 2021/22 la percentuale scenderà al 60%. E al 50% nel biennio 2022/23-2023/24. Nel biennio 2024/25 – 2025/26 scenderà al 40%, al 30% nel biennio 2026/27 – 2027/28 e al 20% a regime negli anni successivi.

Ai vincitori dei concorsi ordinari, che saranno banditi successivamente alla cessazione della vigenza delle graduatorie degli attuali concorsi, saranno destinate le disponibilità che residueranno dopo avere provveduto all'assunzione dei vincitori dei concorsi riservati secondo le percentuali a loro destinate. I neoimmessi in ruolo saranno avviati ad un percorso di formazione della durata ordinaria di 3 anni con alcuni sgravi in favore dei vincitori dei concorsi riservati. Gli abilitati saranno esonerati dalla frequenza del primo anno di formazione, che sarà incentrato su un corso universitario di 60 Cfu con esame finale. I vincitori del concorso riservato ai triennalisti, non frequenteranno, invece, il secondo anno di formazione.

Gli abilitati con 3 anni di servizio non frequenteranno né il 1°, né il 2° anno di formazione e saranno ammessi direttamente al terzo. I vincitori dei concorsi ordinari dovranno frequentare tutti e 3 gli anni. Al termine del percorso di formazione i neoimmessi in ruolo che otterranno una valutazione positiva da parte di una commissione (presieduta dal dirigente scolastico e composta dai tutor che avranno seguito il candidato nel percorso di formazione) saranno assunti a tempo indeterminato. Dopo di che verranno assegnati ad un ambito e saranno assoggettati alla chiamata diretta, all'esito della quale stipuleranno un contratto di durata triennale con il dirigente scolastico preposto alla scuola dove andranno ad insegnare.

La retribuzione spettante e il trattamento normativo da applicare ai neoimmessi in ruolo sarà definita dalla contrattazione collettiva. Gli emolumenti del primo anno saranno fissati all'incirca in 400 euro mensili. Nel secondo anno ai 400 ero mensili dovrebbero aggiungersi eventuali spettanze derivanti dallo svolgimento di supplenze brevi (di durata non superiore ai 15 giorni). Infine, nel 3° anno, i neoimmessi in ruolo riceveranno lo stesso trattamento dei supplenti annuali.


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