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Vaccini, maggioranza fa dietrofront: sono obbligatori per andare a scuola. Mattarella: sbaglia chi diffida scienza

Cancellato l’emendamento al Milleproroghe che avrebbe permesso per quest’anno ai bambini senza profilassi di frequentare nidi e materne. Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella: «Nei confronti della scienza non possiamo esprimere indifferenza e diffidenza verso le sue affermazioni e risultati».

06/09/2018
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Corriere della sera

Dietrofront della maggioranza sui vaccini: i bimbi non immunizzati restano fuori da scuola. Sarebbe infatti pronto un emendamento della stessa maggioranza che sopprime un comma del decreto Milleproroghe che avrebbe reso non obbligatori i vaccini per i bambini di materne e asili. Previsione che avrebbe disinnescato la legge Lorenzin, cancellando per quest’anno il divieto di iscrizione ai bambini tra 0 e 6 anni non vaccinati. L’emendamento era stato promesso in campagna elettorale e poi presentato in Parlamento e aveva ricevuto molte critiche. La novità - firmata dai due relatori del M5S, Vittoria Baldino (commissione Affari Costituzionali) e Giuseppe Buompane (Commissione Bilancio) che raccogliere una serie di emendamenti presentati da diversi gruppi parlamentari - sbarra dunque nuovamente la porta d’ingresso di materne ed asili ai bambini non vaccinati. Ieri in un’audizione alla Camera il presidente dell’Associazione nazionale presidi, Antonello Giannelli, aveva sollecitato il ritiro della proroga inizialmente prevista. Oggi lo stesso Giannelli saluta l’emendamento come «una grande vittoria di civiltà». Mentre Beatrice Lorenzin, ex ministro della salute e leader di Civica Popolare parla di «vittoria della scienza su ignoranza e pregiudizio». Dalla cerimonia inaugurale del Meeting delle due culture organizzato dall’istituto di ricerca Biogem di Ariano Irpino, è intervenuto anche il Presidente della Repubblica: «Nei confronti della scienza - ha detto Sergio Mattarella - non possiamo esprimere indifferenza e diffidenza verso le sue affermazioni e risultati».

Emendamento

«Oggi abbiamo presentato un emendamento al Milleproroghe in materia di vaccini che sopprime quello già approvato ad agosto al Senato», dichiara in una nota Vittoria Baldino, relatrice M5S del decreto Milleproroghe. Questo, spiega la deputata, «al fine di trattare le politiche vaccinali con un provvedimento normativo ad hoc: il ddl che abbiamo già depositato al Senato e di cui si inizierà l’esame nel più breve tempo possibile. Sui vaccini il nostro Paese ha bisogno di una disciplina organica e razionale. Per questo motivo si è deciso di affrontare questo lavoro nello strumento del ddl liberando il Milleproroghe, che assolve a funzioni diverse, da questa incombenza. In questo modo potremo definitivamente superare il Decreto Lorenzin, un testo di carattere emergenziale, causa dei malfunzionamenti e del caos che abbiamo dovuto affrontare fino ad oggi», aggiunge Baldino. Il decreto Milleproroghe era già stato approvato dal Senato; se la modifica sarà confermata dal voto della Camera, come chiesto dalla maggioranza, dovrà essere approvato una seconda volta dal Senato.

Retromarcia

«Si tratta di una clamorosa retromarcia e di una straordinaria vittoria della buona politica, della scienza e del buon senso», ha dichiarato il capogruppo Dem in commissione Affari sociali, Vito De Filippo. E il segretario del Partito democratico Maurizio Martina ha affermato: «Dietrofront di Lega e Cinque Stelle sui vaccini, battuta la loro visione oscurantista. Resta l’obbligo. Grazie alle tantissime famiglie che si sono battute come noi per il diritto alla salute dei bambini e per la scienza». Mentre su Twitter il deputato del Pd Luca Rizzo Nervo esulta: «Abbiamo vinto noi, ma soprattutto han vinto il buon senso, la prevenzione, la salute pubblica, la scienza». Roberto Burioni, medico, professore di Microbiologia e Virologia all’Università Vita-Salute San Raffaele di Milano, fiero oppositore dei no-vax, ha commentato via social: «Ho detto che avrei giudicato il governo solo in base ai fatti. Sono felice che la ragione abbia prevalso, lo prendo come un segno di buon auspicio per tutto il resto».

Caos documenti

Al momento l’obbligo di effettuare dieci vaccinazioni per poter iscrivere i figli all’asilo e alla scuola materna è in vigore. Resta l’incertezza su quali documentazioni sia necessario presentare: in base al decreto Lorenzin è necessario portare alla scuola le ricevute delle ASL per regolarizzare l’iscrizione. Lo scorso luglio, però, i ministeri della Salute e dell’Istruzione avevano pubblicato una circolare in cui sostenevano che fosse sufficiente presentare un’autocertificazione. L’Associazione nazionale presidi si è opposta all’autocertificazione, sostenendo che una legge dello Stato (il decreto Lorenzin) debba prevalere su una semplice circolare ministeriale. È probabile quindi che molti presidi si rifiuteranno di accettare le autocertificazioni.I Nas

Intanto sono in corso in tutta Italia i controlli da parte dei carabinieri dei Nas, chiamati dal ministero della Salute a effettuare controlli a campione per verificare la veridicità delle autocertificazioni in merito alle vaccinazioni obbligatorie per la frequenza scolastica.


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