FLC CGIL
Contratto Istruzione e ricerca, filo diretto

https://www.flcgil.it/@3939579
Home » Rassegna stampa » Rassegna stampa nazionale » Vaccini a scuola Gentiloni sblocca il decreto “Fuori dalle aule chi non li ha fatti”

Vaccini a scuola Gentiloni sblocca il decreto “Fuori dalle aule chi non li ha fatti”

Passa la linea Lorenzin, il via del governo tra sette giorni Salta la distinzione tra obbligatori e consigliati

13/05/2017
Decrease text size Increase text size
la Repubblica

Michele Bocci

 E' POSTO in capo ai responsabili dei servizi educativi, pubblici e privati, e dei dirigenti scolastici delle scuole di ogni ordine e grado, pubbliche e private, l’obbligo di rifiutare l’iscrizione, in mancanza di certificazione o di idonea documentazione comprovante l’intervenuta somministrazione dei vaccini». Sarà di due articoli, preceduti da questo passaggio introduttivo, il decreto legge destinato a ristabilire dopo 18 anni, con modalità completamente nuove, l’obbligo di vaccinazione per chi frequenta la scuola italiana.

E GENTILONI DISSE: VOTIAMO

Alla fine del Consiglio dei ministri di ieri Paolo Gentiloni ha annunciato che venerdì prossimo la norma, il cui annuncio giovedì scorso da parte della ministra alla Salute Beatrice Lorenzin aveva provocato diversi scossoni nell’esecutivo e fuori, sarà votata dal governo. Ieri il premier e Lorenzin, autrice del testo, si sono incontrati prima della seduta. Hanno discusso di come arrivare all’approvazione, che passa da un lavoro congiunto di ministero alla Salute e all’Istruzione. È una vittoria per Lorenzin, che fino all’altro ieri ha dovuto affrontare la freddezza, se non la contrarietà nei confronti del provvedimento della responsabile del Miur Valeria Fedeli. «Ho avuto conferma da Gentiloni — ha detto la ministra alla Salute — circa la volontà di avviare subito un approfondimento collegiale per varare il decreto entro la prossima settimana ». In quel caso le nuove norme potrebbero essere applicate già dal nuovo anno scolastico.

LA CHIAMATA ALLA FEDELI

Dopo la presa di posizione del premier, Fedeli ha rilasciato dichiarazioni distensive, e nel governo è tornata l’unità. «Ho molto apprezzato il richiamo al coordinamento e alla collegialità con cui Paolo Gentiloni ha aperto il Consiglio dei ministri. Ho sempre detto che sono favorevole all’obbligo di vaccinazione. Tanto più se il ministero della Salute segnala l’esistenza di un’emergenza nazionale». A febbraio la responsabile del Miur era stata molto netta, durante un incontro con Lorenzin, nel dire che non si può sottomettere il diritto all’istruzione a quello alla salute, e anche giovedì era apparsa poco accomodante. Ieri mattina per spiegarle come dal punto di vista del diritto la sua posizione non reggesse, l’avrebbe chiamata an- che un importante giurista. Tra l’altro il Consiglio di Stato il 21 aprile scorso ha ribadito la superiorità del diritto costituzionale alla salute, collettivo, rispetto a quello all’istruzione, personale.

LA RELAZIONE ILLUSTRATIVA

Il testo del decreto consegnato a tutti i ministri da Lorenzin è preceduto da una lunga introduzione. Dopo la spiegazione dell’importanza storica dei vaccini e dell’attuale calo di coperture, i tecnici accennano a un aspetto della nuova norma. «Ha lo scopo di demandare a un decreto del ministero della Salute, adottato previo parere del Consiglio superiore di sanità e sentita la Conferenza Stato-Regioni, l’individuazione e il periodico aggiornamento delle vaccinazioni, la cui somministrazione, in relazione alla situazione epidemiologica e all’evoluzione tecnico-scientifica, debba considerarsi necessaria ai fini dell’iscrizione ai servizi educativi e alle scuole di ogni ordine e grado».

LA PAROLA CHIAVE È: NECESSARI

I due articoli del decreto sono ancora una bozza, che appunto dovrà essere discussa dai ministeri. L’idea è quella di superare la distinzione tra vaccini pediatrici obbligatori e consigliati. Tutti quelli inseriti nel piano nazionale devono essere considerati fondamentali. Poi però, di fronte a cali di coperture preoccupanti o alta incidenza di malattie prevenibili, gli organi tecnici del ministero potranno chiedere l’adozione di un decreto che individua le vaccinazioni “necessarie” per iscriversi alla scuola dell’obbligo, dalla prima elementare al secondo anno delle superiori. Se le coperture per le ex vaccinazioni obbligatorie, ad esempio, dovessero tornare sopra il 95% queste probabilmente non sarebbero considerate necessarie per entrare a scuola.

QUANDO INTERVIENE LA ASL

Se la famiglia non consegna il certificato di vaccinazione all’istituto, pubblico o privato, frequentato dal figlio, la scuola avvertirà la Asl. L’azienda sanitaria locale inviterà i genitori a un incontro nel quale verrà illustrato il valore della vaccinazione e si chiarirà che senza quella non è possibile iscriversi. Ovviamente, come specificato anche nella relazione introduttiva, è prevista «l’omissione o il differimento della vaccinazione nelle ipotesi di accertato pericolo per la salute del soggetto, in relazione a specifiche condizioni cliniche».


La nostra rivista online

Servizi e comunicazioni

Seguici su facebook
Rivista mensile Edizioni Conoscenza
Rivista Articolo 33
Filo diretto sul contratto
Filo diretto rinnovo contratto di lavoro
Ora e sempre esperienza!
Servizi assicurativi per iscritti e RSU
Servizi assicurativi iscritti FLC CGIL