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Università, al via fra le proteste i test per le facoltà a numero chiuso

Non sono mancate le polemiche, a cominciare dal blitz notturno degli studenti dell'Unione degli Universitari e della Rete degli studenti medi davanti alla sede del Miur

07/09/2016
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la Repubblica

ROMA - Al via fra le proteste i test per l'ingresso nelle facoltà a numero chiuso. Sono oltre 60.000 gli aspiranti camici bianchi che, seduti nei banchi di 38 università italiane, si preparano a vivere oggi uno dei giorni più importanti del proprio percorso di studi. E' infatti oggi il giorno dei test di ammissione a medicina e odontoiatria. Da Milano a Napoli, da Roma a Palermo. Passerà un candidato su sei e i posti disponibili sono 10.132 (9.224 a Medicina e 908 a Odontoiatria). Sessanta quesiti e soltanto cento minuti per mostrare le proprie conoscenze. La consegna è prevista per le 12.40, quando tutti, nel bene o nel male, potranno tirare un sospiro di sollievo. Domani sarà la volta di veterinaria con 7.987 candidati per 655 posti; giovedì 8 settembre invece architettura con 10.161 iscritti al test per 6.991 posti; per chiudere il 13 e 14 con professioni sanitarie e medicina e chirurgia in lingua inglese.

Non sono però mancate le polemiche, a cominciare dal blitz notturno degli studenti dell'Unione degli Universitari e della Rete degli studenti medi davanti alla sede del Miur, in viale Trastere a Roma, per protestare contro le selezioni di ingresso. Elisa Marchetti, coordinatrice nazionale dell'Udu, ha precisato che l'inziativa alla sede del Miur nasce perché "quella che avviene con il test è una selezione che di fatto si basa su elementi aleatori, e su cui incidono fortemente una serie di fattori che nulla hanno a che vedere con la capacità e la volontà del candidato di affrontare un determinato corso di studi.  I bandi inoltre contengono elementi peggiorativi rispetto al passato, come la diminuzione sostanziale dei posti disponibili (se ne perdono più di 1000, di cui 300 a medicina) e la chiusura anticipata delle graduatorie al termine del primo semestre, lasciando immaginare che questo comporterà un'ulteriore riduzione dei posti. In questo modo moltissimi potenziali studenti sono buttati fuori dalle università, e si vedono negata la possibilità di scegliere il proprio futuro".

Ad intervenire anche il coordinatore nazionale della Rete degli Studenti Medi, Gianfranco Manfreda, che ha puntualizzato quanto sia importante seguire gli studenti sin dalla scelta del percorso universitario, organizzando seri programmi di orientamento negli ultimi anni delle scuole superiori per permettere di fare una scelta consapevole. Le inziative di protesta, iniziate in mattinata, proseguiranno per tutta la giornata anche davanti alle principali sedi universitarie, in particolare di fronte alla sede di Medicina dell'università La Sapienza di Roma e all'Ateneo di Palermo, e presso le aziende ospedaliere, come quella in corso a Bologna

Chiuso - il numero chiuso chiude gli ospedali", questo il principale slogan di protesta dei cartelloni; tutti striscioni che sottolineano il forte legame tra numero chiuso e tagli, da anni inferti alla Sanità Pubblica, con le gravi conseguenze per la salute dei cittadini.  "Da anni chiediamo un ripensamento delle modalità di accesso al corso di laurea in Medicina e Chirurgia che si stanno rilevando non solo inefficaci, ma anche dannose. Anche l'Ordine dei Medici comincia a mettere in discussione questa programmazione", così Martina Carpani, coordinatrice della Rete della Conoscenza che questa notte, insieme a Link Coordinamento Universitario, ha svolto un'azione dimostrativa presso le principali aziende ospedaliere italiane.

Studenti volontari saranno presenti oggi e nelle prossime settimane in tutti gli  atenei di Italia per distribuire la "Guida al Test sicuro". Un vademecum in cui è indicato "tutto ciò che deve accadere per far sì che il test si svolga in maniera regolare, evitando quindi che prove inique e fallaci vadano a condizionare il futuro di studenti già pesantemente danneggiati da questo sistema di accesso" fanno sapere i promotori dell'iniziativa. 


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