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Unità - Uno sciopero che fermerà l'Italia

Uno sciopero che fermerà l'Italia". Il 5 aprile la Cgil chiama tutti in piazza di red. Il direttivo della Cgil ha proclamato lo sciopero generale per il 5 aprile. I 156 membri del direttivo hann...

21/02/2002
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l'Unità

Uno sciopero che fermerà l'Italia". Il 5 aprile la Cgil chiama tutti in piazza
di red.

Il direttivo della Cgil ha proclamato lo sciopero generale per il 5 aprile. I 156 membri del direttivo hanno votato all'unanimità, senza astensioni, la proposta presentata dal leader della Cgil Sergio Cofferati di una manifestazione nazionale il 23 marzo e di uno sciopero generale di 8 ore il 5 aprile. La segreteria però si è riservata di verificare un'eventuale convergenza di Cisl e Uil sulle iniziative proposte ed eventualmente di rimodulare il calendario delle mobilitazioni. Lunedì la Cgil parteciperà all'incontro con le segreterie unitarie di Cisl e Uil ma il mandato è tale per cui questo incontro non potrà modificare la linea decisa dal direttivo di giovedì.
Da oggi fino al 23 marzo la Cgil si preparerà alla manifestazione riunendo attivi ed assemblee. L'appuntamento finale è quello del 5 aprile con lo sciopero generale di 8 ore. Una data comunque flessibile, condizionata anche dall'evolversi della situazione politica. Ma è certo: "Sarà uno sciopero che fermerà l'Italia" dice il segretario confederale Giuseppe Casadio.
C'è un po' di irritazione nelle altre Confederazioni per questa che sembra un'accelerazione, anche se in qualche modo prevista e prevedibile. "La notizia si commenta da sola; hanno deciso loro...." ha detto Savino Pezzotta leader della Cisl a Perugia dove si trova ad una manifestazione, dove peraltro aveva annunciato come "inevitabile" lo sciopero generale se non dovesse cambiare la posizione del Governo. Livida la reazione del presidente di Confindustria, Antonio D'Amato. "Un grave atto di irresponsabilità" ha definito lo sciopero il capo degli industriali italiani. "Da molto tempo - ha detto D'Amato al Tg2 - la Cgil si chiama fuori ad ogni confronto tra le parti sociali e con il governo su questioni vere e su cose da fare. Lo giudichiamo come un grave atto di irresponsabilità. Abbiamo bisogno davvero di creare più occupazione in Italia e vanno fatte le riforme che servono".
"Una decisione inevitabile". Così il leader della Fiom-Cgil, Claudio Sabattini, ha commentato la decisione del direttivo della Cgil di proclamare lo sciopero generale per il prossimo 5 aprile, contro la delega del governo sul lavoro. "Considerando la posizione del governo e quella di Cisl e Uil - ha detto Sabattini - penso che quella dello sciopero generale sia una soluzione inevitabile. Del resto - ha aggiunto - il problema è proprio quello delle iniziative che mettiamo in campo, che devono avere la forza e una diffusione tale in grado di mettere in discussione il progetto del governo".