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Unità-Tempo pieno e buoni scuola.Quante proteste signora Moratti

Tempo pieno e buoni scuola Quante proteste signora Moratti Asili, elementari e medie superiori, studenti, genitori insegnanti, occupazioni e autogestioni nelle scuole di Caterina Perniconi Le s...

14/12/2003
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l'Unità

Tempo pieno e buoni scuola
Quante proteste signora Moratti
Asili, elementari e medie superiori, studenti, genitori insegnanti, occupazioni e autogestioni nelle scuole
di Caterina Perniconi

Le scuole di Roma "fanno la festa" alla Moratti. Da una settimana studenti e gniori sono mobilitati in difesa della scuola pubblica e del tempo pieno.
Venerdì al Casilino 23 subito dopo la campanella di fine lezioni, i padri e le madri invece di aspettare i bambini fuori dai cancelli, hanno occupato la scuola elementare Iqbal Masih

ALLEANZA TRASVERSALE
Sono stati gli stessi insegnanti a spiegare ai genitori gli effetti del disegno Moratti
Ieri i bambini del 126° circolo accompagnati da papà e mamme hanno sfilato in corteo fino a Piazza dei Mirti, dove sono stati distribuiti volantini e raccolte firme per una petizione in favore del tempo pieno.
Nel pomeriggio assemblea cittadina per spiegare agli abitanti del quartiere le ragioni della protesta e in serata cena sociale e spettacoli dedicati ai più piccoli.

DIRITTI E NUTELLA
A Casal Bruciato la Cgil di Roma est e i comitati dei genitori hanno manifestato in piazza Crivelli, a fianco degli insegnanti e dei bambini. Una grande partecipazione fra slogan, musica jazz e striscioni colorati
>, scandiscono in coro, mentre le mamme distribuiscono pane e nutella. Sono intervenuti Teresa Verzoni, segretaria della Camera del Lavoro di Roma Est e il presidente del V Municipio, Ivano Caradonna

I CONTI DEL CAVOUR
Occupazione, invece, al liceo scientifico Cavour. Gli studenti protestano da lunedì scorso, contro il "buono scuola" (30 milioni di Euro all'anno) garantito dalla legge Moratti alle famiglie che iscrivono i propri figli alle scuole paritarie.
Cavour occupato anche per contestare la cosiddetta "scuola a due velocità", una per chi "studierà", l'altra per chi andrà subito a lavorare, e i tagli delle risorse (90 milioni stanziati contro gli 8,3 miliardi richiesti. Nelle aule rassegne stampa dei principali quotidiani nazionali e dibattito sui temi di attualità. A la mobilitazione è aperta: ai corsi di didattica alternativa partecipano diversi insegnanti, a garanzia di un approccio dialettico ai termini della protesta

TRADITORI DI CESARE.
Di tutt'altro umore gli insegnanti del liceo classico Giulio Cesare. Nessun sostegno all'autogestione votata a maggioranza nell'assemblea di istituto di martedì. I professori contestano l'interruzione delle lezioni e minacciano la sospensione delle gite d'istruzione a fine anno, mentre per gli studenti è necessaria la mobilitazione contro il decreto Tremonti-Moratti