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Unità: Laurea con lo sconto, l'ultima frontiera Moratti

Boom di convenzioni, specie con le forze dell’ordine: per gli allievi marescialli «gratis» fino al 75% degli esami di Economia

30/03/2006
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l'Unità

di Giuseppe Caruso / Milano

È IL NUOVO EFFETTO SPECIALE degli atenei italiani. Dopo anni di discussioni sul sistema universitario da riformare, sulla necessità di raggiungere una maggior qualità e competenza da parte dei neolaureati ed anche un alto livello di managerialità da parte degli amministratori delle facoltà, l’università si ve-
de invece travolta dal «morbo» delle convenzioni. Ed i più attivi a beneficiarne, per numero e condizioni delle intese, sono Guardia di Finanza, Polizia e Carabinieri. Alcune migliaia i soggetti avvantaggiati da questo tipo di accordi ed il numero è destinato a crescere. Il principio che regola le convenzioni, chiamato «Laureare l’esperienza», è semplice: la legge prevede che gli atenei possano «abbuonare» un esame (ed i relativi crediti) a chi per lavoro si è occupato di quella materia. Nel caso delle forze dell’ordine però le possibilità di laurea svariano da Economia a Giurisprudenza fino a Scienze politiche. Ed in testa alla speciale graduatoria interna tra uomini della Pubblica sicurezza ci sono i finanzieri. Se non per numero, per la qualità delle «condizioni» raggiunte con molti atenei. Con l’ultima riforma Moratti d’altra parte più iscritti si hanno, più fondi si ricevono. E le università hanno quindi deciso di accogliere a braccia aperte nuovi adepti.
Tutto parte dalla legge n. 448 del 2001 (art. 22, co. 13) in cui si prevede «il riconoscimento e la creditazione, ai fini universitari, dei cicli di studio sostenuti dagli appartenenti alla Gdf presso le loro scuole di formazione». Chi ha sostenuto un corso da finanziere, si vede così concesse materie e relativi crediti formativi negli ambiti più disparati, senza aver mai sostenuto quegli esami in ambiente universitario. Certo, si potrà obbiettare, il livello di preparazione dei corsi della Gdf è elevatissimo, come testimonia il 100% di studenti che raggiungono il diploma. E le università italiane hanno deciso di accogliere a braccia aperte i nuovi, brillanti adepti. Anche perché con l’ultima riforma Moratti, più iscritti si hanno, più fondi si ricevono. Così capita che il senato accademico dell’università di Bari, dietro proposta della Facoltà di Economia, ha deciso di «riconoscere l’attività compiuta nell’Accademia e nelle scuole della Guardia di finanza, concedendo crediti ai fini dell’iscrizione nei corsi di laurea in Economia Aziendale ed Economia e commercio». Così quei finanzieri che hanno ottenuto il grado di marescialli a partire dal ’98, dopo aver frequentato il corso allievi marescialli ufficiali, si possono vedere riconosciuti 136 crediti sui 180 che servono per ottenere la laurea in Economia aziendale di primo livello. Rimangono loro solo 4 esami e la prova finale. Se invece hanno optato per Economia e commercio di primo livello, se ne vedranno riconosciuti 129, con soli cinque esami per raggiungere il titolo di studio. Chi invece si fosse fermato al Corso per allievi sottufficiali, potrà vedersi concessi 116 crediti su 180 in Economia aziendale e 105 in Economia e commercio.
Meglio hanno fatto a Scienze politiche di Catania. In una riunione del 2 marzo del 2004 viene stabilita la concessione di crediti formativi (per un massimo di 120) agli appartenenti della Gdf che hanno sostenuto cicli di studio presso le loro scuole di formazione. Non paghi, dietro richiesta del presidente, i componenti del consiglio di facoltà votano anche una norma che permette ai «beneficiati dagli effetti della Convenzione di sostenere esami di profitto delle attività formative residue mediante la predisposizione di una tesina su un un argomento concordato con il docente, in alternativa ai normali criteri di accertamento del profitto». In poche parole chi avesse superato un corso per Allievi marescialli ufficiali a partire dal biennio ’94-’96 si vede riconosciuti 120 crediti su 180, viene ammesso al 3° anno e può superare gli esami che rimangono per raggiungere la laurea senza fare l’orale e presentando semplicemente delle tesine scritte. Per gli Allievi marescialli invece i crediti riconosciuti sono 119. Ma anche chi ha sostenuto un corso da semplice Allievo finanziere (10 mesi di durata) si vede riconosciti ben 74 crediti.
All’Università degli studi del Molise hanno approvato la concessioni di crediti per il primo livello in Scienze dei Servizi Giuridici, a Brigadieri, Marescialli a partire dal 1994, Marescialli ufficiali dal biennio 1993-1995, Appuntati e Finanzieri. Nell’ordine, i crediti riconosciuti sono: 98 su 158 per i brigadieri, 128 su 168 per i Marescialli, 120 su 160 per i Marescialli ufficiali, 77 su 137 per Appuntati e Finanzieri. La stessa università del Molise ha applicato una sorta di «par condicio» interna e ha concesso il medesimo trattamento a Carabinieri, Polizia di Stato, Polizia Locale, Polizia Penitenziaria e Consulenti del lavoro. Scatenata anche l’Università di Cassino, che ha previsto uno sconto-crediti per tutti i finanzieri. Spiccano in questo senso gli 85 concessi agli studenti del Corso Pal Piccolo e del Corso Ala: così ne mancano solo 95 per il titolo in Economia e amministrazione delle imprese. Ma il fenomeno investe tante altre facoltà. Convenzioni dello stesso tipo infatti sono state stipulate da Economia dell’Università dell’Aquila, da quella di Bologna, dall’università di Torino e Modena. Le ultime ad aver firmato convenzioni con la Gdf, appena un anno fa, sono state Salerno, Parma e Lecce. Alla faccia degli studenti «civili» che faticano senza scorciatoie nella scalata «normale» alla laurea.


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