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Unità-Il presidente del Cnr e il «giallo» dei titoli

A Fabio Pistella, nominato da Letizia Moratti i ricercatori italiani hanno inviato una lettera

22/03/2006
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l'Unità

di Cristiana Pulcinelli

«CARO PRESIDENTE, la comunità scientifica Le chiede un gesto di trasparenza e verità, di rendere cioè nota all'opinione pubblica internazionale la lista completa
delle Sue pubblicazioni scientifiche. Sono oltre 150 oppure meno di una decina, come risulta dalle verifiche effettuate?». Comincia così la lettera aperta che alcuni ricercatori italiani hanno indirizzato a Fabio Pistella, presidente del Cnr. Tra i firmatari nomi importanti della ricerca scientifica italiana: Giovanni Bachelet, Silvio Garattini, Giorgio Parisi, Carlo Bernardini ed Alberto Mantovani. La lettera prende le mosse da due articoli pubblicati il 16 marzo dalla rivista scientifica americana Nature sulla situazione della ricerca in Italia. Il quadro dipinto da Alison Abbott, autrice dell'articolo, non è roseo. A cominciare dagli investimenti: l'Italia spende la metà di quello che mediamente spende l'Unione Europea per ricerca e sviluppo. Ma i soldi - sottolinea la Abbott - bisogna vedere anche a chi vengono dati e come. E, poi, chi dirige i maggiori enti di ricerca? Sono persone all'altezza? Qualcuno parla di una certa leggerezza dei loro curricula scientifici. Qui viene fuori il nome del presidente del Cnr. Pistella è stato nominato da Letizia Moratti nel 2004. In quell'occasione, lo scienziato presentò alle commissioni cultura di Camera e Senato un curriculum in cui dichiarava di avere 150 pubblicazioni scientifiche. Ma nel gennaio del 2006 la rivista Le Scienze sosteneva di aver individuato solo tre pubblicazioni firmate da Pistella. Dove sono le altre 147? Nature lo ha chiesto al diretto interessato che, con tranquillità, avrebbe risposto: «Alcune pubblicazioni sono vecchie e in italiano, e ad ogni modo il ruolo del Presidente del CNR richiede competenze manageriali».
Una risposta vaga, dicono i firmatari della lettera: «Per la comunità scientifica internazionale, la credibilità della produzione scientifica è una delle basi su cui poggia il rapporto di fiducia con il singolo scienziato o gruppo di ricerca». Inoltre, anche sulla capacità manageriale di Pistella ci sarebbe da discutere, visto che «il Comitato Italiano di Valutazione dei Risultati della Ricerca (ha) evidenziato lo stato di degrado in cui versa l'Enea», l'ente di cui Pistella è stato direttore generale per ben 16 anni. Pistella replica: «Contestazioni strumentali: la mia funzione di direttore generale dell'Enea è terminata nel 1997». E per quanto riguarda gli articoli ribadisce: «Li ho fatti nei miei primi 15 anni di attività». La protesta, però, non si limita ad una lettera. Il 30 marzo, davanti alla sede del Cnr, i ricercatori di tutti gli enti manifesteranno contro la politica del governo. Il problema principale almeno per il Cnr, dicono gli organizzatori dell'iniziativa, è quello di una gerarchizzazione della ricerca sotto un cda di nomina politica che decide le strategie senza neanche ascoltare il parere di chi la ricerca la fa.