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Unità-Genova, gli studenti "bloccano" la Regione che vuole votare i fondi per le private

Genova, gli studenti "bloccano" la Regione che vuole votare i fondi per le private di Tullia Fabiani Sono circa due settimane che prosegue senza sosta la protesta degli studenti liguri contro l'a...

13/03/2002
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l'Unità

Genova, gli studenti "bloccano" la Regione che vuole votare i fondi per le private
di Tullia Fabiani

Sono circa due settimane che prosegue senza sosta la protesta degli studenti liguri contro l'approvazione dei "buoni scuola", ovvero dei rimborsi sulle spese scolastiche che però spetterebbero solo a chi spende almeno 500 euro l'anno in tasse d'iscrizione e tasse scolastiche, a tutto vantaggio quindi delle scuole private. Dopo aver manifestato già lo scorso 1 marzo, vari gruppi di studenti, e vari movimenti tra cui il gruppo degli "Studenti in movimento" si sono dati appuntamento il 12 marzo a Genova in occasione della seduta del consiglio che avrebbe dovuto votare e approvare la legge regionale sui "buoni scuola". "Siamo entrati nell'aula alle dieci e siamo rimasti nella zona riservata al pubblico - ha detto al telefono con l'Unità on line Chiara una delle ragazze presenti - ma dopo il primo intervento del consigliere di maggioranza Mairo Maggi di Forza Italia, abbiamo superato il cancelletto che separa dall'emiciclo dove si trovavano i consiglieri e ci siamo seduti per terra". Secondo il presidente del consiglio Gianni Plinio che ha poi sospeso la seduta, gli studenti avrebbero inveito troppo rumorosamente contro i consiglieri, con cori da gradinata e cartelli contro gli aiuti alla scuola privata. Sarebbero volate anche delle mutande. "Abbiamo solo cantato qualche slogan ed è volato qualche fazzoletto, niente di più - ha precisato Chiara che era lì insieme a Simone, Manuel, Patrizia Poselli della Cgil - e non appena ce l'hanno chiesto ci siamo alzati e siamo andati via senza troppe storie. Plinio ci ha detto che siamo dei facinorosi e dei violenti ma abbiamo fatto solo un po' di rumore - conclude la ragazza - e siamo pronti a farne di nuovo per combattere contro questo provvedimento ingiusto".
Il presidente del consiglio ha chiesto inoltre l'intervento delle forze dell'ordine annunciando l'intenzione di rivolgersi alla Procura della Repubblica per accertare le responsabilità "degli aggressori e di eventuali mandanti". Anche il presidente della giunta Sandro Biasotti ha stigmatizzato l'accaduto parlando di atto "strumentale". Cantano invece vittoria gli studenti che si dicono pronti a interrompere anche la prossima seduta e chiedono una consultazione popolare in tutta la regione che decida sulla legittimità o meno di un provvedimento antidemocratico come quello dei buoni scuola. "È una legge assolutamente antipopolare per tutta la Liguria - dice Federico Alberti della Sinistra giovanile di Genova - e la destra non può agitare lo spettro della violenza per screditare la nostra protesta".