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Unità: Europa, due anime per la ricerca

ERC Nominati i segretari: uno scienziato e un economista

04/09/2006
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l'Unità

di Pietro Greco

Il Consiglio Europeo della Ricerca (ERC) ha il suo primo Segretario Generale. Anzi, i primi due. Sono il biochimico tedesco Ernst-Ludwig Winnacker, che resterà in carica dal gennaio 2007 al giugno 2009, e l’economista spagnolo Andreu Mas-Colell, che assumerà l’incarico dal luglio 2009 al dicembre 2011.
Sarà dunque una staffetta a guidare i primi cinque anni dell’ente che ha il compito di creare lo spazio europeo della ricerca di base o, come si dice oggi, curiosity-driven: fondata esclusivamente sulla curiosità.
È uno dei paradossi dell’Europa. La ricerca scientifica nell’Unione, in questo momento, è finanziata e quindi decisa solo per il 5% con indirizzo unitario da Bruxelles. Per il restante 95% è finanziata e decisa nelle capitali dei 25 diversi paesi dell’Unione. Ma il 5% finanziato dall’Unione è tutto indirizzato verso la ricerca di applicata e lo sviluppo tecnologico. Fino a questo momento la ricerca di base o curiosity-driven è stata decisa e finanziata solo a livello nazionale.
Il paradosso è solo apparente. La ricerca di base è il primum movens dell’intera filiera che trasforma la nuova conoscenza in innovazione tecnologica e, infine, in nuovi beni da vendere sul mercato. Cosicché la comprensibile gelosia nazionale sta frenando la capacità dell’Unione di avere una coerente politica nel cuore del sistema innovativo.
Il VII programma quadro dell’Unione europea, che partirà a gennaio, non solo raddoppierà gli investimenti annui. Ma creerà anche il primo spazio europeo della ricerca di base. Questo compito è affidato, appunto, al Consiglio Europeo delle Ricerche che, con un budget di oltre un miliardo di euro l’anno, ha un mandato preciso: promuovere le migliori ricerche possibili non preoccupandosi affatto della geografia interna all’Unione e della necessità di distribuire un po’ di soldi a tutti.
Nei suoi primi due anni e mezzo di vita operativa, l’ERC sarà guidato da Ernst-Ludwig Winnacker, un professore di biochimica dell’università di Monaco. Da lui ci si aspetta che individui e valorizzi i settori di ricerca dove l’eccellenza europea può esprimere il massimo. A partire dal luglio 2009 sarà sostituito da Andreu Mas-Colell, economista, professore presso l’università Pompeu Fabra di Barcellona e presidente dell’Associazione economica europea. Da lui ci si aspetta che crei le premesse per attirare in Europa il meglio della ricerca mondiale, ponendo fine alla «fuga di cervelli» dall'Unione verso gli Usa e, ormai, l’Oriente e, anzi, invertendo il flusso.
Entrambi dovranno dimostrare una grande autonomia, non solo dalla politica, ma anche dalle grandi lobbies economiche. Non tocca all'EPR preoccuparsi delle ricadute. Non solo e non tanto perché altri, anche nell'ambito del VII programma quadro, hanno questo compito. Ma anche e soprattutto perché se la ricerca sarà di assoluta eccellenza le ricadute tecnologiche ed economiche verranno da sé.


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