FLC CGIL
Contratto Istruzione e ricerca, filo diretto

https://www.flcgil.it/@3766941
Home » Rassegna stampa » Rassegna stampa nazionale » Unità-Esami di maturità, la Moratti sbaglia i conti e ammette: "Non ci sono i soldi"

Unità-Esami di maturità, la Moratti sbaglia i conti e ammette: "Non ci sono i soldi"

Esami di maturità, la Moratti sbaglia i conti e ammette: "Non ci sono i soldi" di Mariagrazia Gerina Esami gratis, o quasi. Il governo da quest'anno sulla maturità passa al risparmio. In finanz...

24/05/2002
Decrease text size Increase text size
l'Unità

Esami di maturità, la Moratti sbaglia i conti e ammette: "Non ci sono i soldi"
di Mariagrazia Gerina

Esami gratis, o quasi. Il governo da quest'anno sulla maturità passa al risparmio. In finanziaria sono stati stanziati appena 40milioni di euro, pari a circa 77miliardi di lire. E giovedì il ministero, durante l'incontro con i sindacati della scuola, sarebbe stato costretto ad ammettere che sono pochi. Sarebbero la metà del necessario: non bastano a pagare gli insegnanti né i presidenti di commissione impegnati nel tour de force della maturità. E così, a meno di un mese dall'inizio delle prove, Letizia Moratti si troverebbe costretta a chiedere al ministro Tremonti 40mila milioni di euro in più. Si attende di sapere come andrà a finire, ma si sa che Tremonti ci sente male da quell'orecchio, soprattutto quando a parlare è la signora di Viale Trastevere.
Nel frattempo, Moratti fa i conti senza di lui e annuncia compensi comunque magri, che potrà mantenere solo se e quando il ministero dell'Economia si deciderà a riaprire le casse. "In questa situazione - replica il segretario della Cgil Scuola, Enrico Panini - non potrà che peggiorare la condizione di quanti svolgono un lavoro fra giugno e luglio per vederselo retribuito per intero a distanza di anni!". Per la Cgil è "rottura profonda", per gli altri sindacati non resta che attendere il prossimo incontro con il ministro, perché "così come formulata oggi la proposta del ministero è inaccettabile". Ma sugli esami, ormai è chiaro, soffia già la tempesta.
Ecco quello che il ministero promette, a patto che Tremonti sia disposto a pagare: ai presidenti di commissione, poco più di mille euro, pari a 2milioni e 233mila lire. Ai commissari, molto meno: 366 euro pari a circa 710mila lire. Lo stesso compenso che lo scorso anno ricevevano i membri interni. Eppure, con la nuova maturità, "i compiti e le responsabilità dei commissari e dei presidenti aumentano in modo consistente", contesta il segretario della Cgil Scuola. "E invece - ribatte -, non si riconosce nemmeno il recupero dell'inflazione, non si adeguano le retribuzioni, anzi, in molti casi viene ridotto il loro importo rispetto al 2001". Per esempio, se un commissario deve seguire più di una classe, mentre lo scorso anno riceveva il doppio del compenso quest'anno la cifra aggiuntiva è dimezzata. Mentre l'insegnante che ricoprirà il ruolo di vicepresidente, una delle novità della riforma, riceverà solo il 10% del compenso in più: prenderà 36 euro per sostituire il presidente costretto a saltellare da una commissione all'altra, visto che da quest'anno il ministero ne assegna uno per istituto. Promesse misere, secondo i sindacati, e per di più perdono ogni valore di fronte all'ammissione del ministero che la cifra stanziata dal governo è sottostimata.
Su quella cifra, scritta nella legge finanziaria, la Cgil ha fatto alcuni conti. Ecco le risorse per la maturità, previste dal governo Berlusconi. Ammontano a 40,24milioni di euro, pari a 77miliardi di lire e rotti. Considerando che saranno 20mila le commissioni, 120mila i commissari e 7mila i presidenti, con quella cifra il ministero sarebbe costretto a pagare i commissari centomila lire meno dello scorso anno, ovvero 316,85 euro, circa 600mila lire. Non se ne era accorto il ministro Tremonti? "Sarebbe interessante sapere come mai in finanziaria si sono sottostimati i costi dell'esame", osserva Panini. Sarà stata l'ansia di tagliare le spese, ma ora anche il ministero è costretto a riconoscere che l'esame sia pure nella nuova versione, aggiornata alle ragioni del risparmio, costerebbe molto di più del previsto.
E così, gli insegnanti si preparano alla maturità nell'incertezza più assoluta. E non sono solo le cifre a creare il malcontento. Se l'esame piace agli studenti della privata che assaporano già la promozione facile, non piace ai docenti della scuola pubblica, che, soldi a parte non condividono nel merito la riforma, passata insieme alla finanziaria. "L'esame affidato ai soli commissari interni - fanno osservare - è una contraddizione in termini". Resta solo da chiedersi: a quando l'abolizione?


La nostra rivista online

Servizi e comunicazioni

Seguici su facebook
Rivista mensile Edizioni Conoscenza
Rivista Articolo 33

I più letti

Filo diretto sul contratto
Filo diretto rinnovo contratto di lavoro
Ora e sempre esperienza!
Servizi assicurativi per iscritti e RSU
Servizi assicurativi iscritti FLC CGIL