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Toscana: scuole senza preside e cattedre vacanti, rischio caos

Flc Cgil: 104 scuole senza preside, 50 senza Dsga (il vecchio segretario amministrativo), 970 posti da docente di sostegno vacanti, 1.736 posti da docente comune vacanti. Riapertura a settembre a rischio caos

02/08/2014
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Rassegna.it

104 scuole senza Dirigente scolastico (il vecchio preside), 50 senza Dsga (il vecchio segretario amministrativo), 970 posti da docente di sostegno vacanti, 1.736 posti da docente comune vacanti. Per settembre, alla riapertura, le scuole toscane rischiano di trovarsi nel caos: “Mentre c'è chi pensa di riformare la scuola, con ipotesi fantasiose di aperture estive e raddoppi di orario, la scuola dovrebbe essere messa in condizione di funzionare normalmente, già con le risorse e gli strumenti che ci sono. Ad un mese dall'inizio dell'anno scolastico esistono molteplici criticità del sistema, che minano, oramai da anni, il sereno avvio delle lezioni”, hanno spiegato Alessandro Rapezzi (segretario generale di Flc Cgil Toscana) e Gabriella Bresci (segreteria di Flc Cgil Toscana) stamani in conferenza stampa presso al sede di Cgil Toscana a Firenze.

Dirigenti scolastici Su 491 istituzioni scolastiche della nostra Regione, 104 saranno senza Dirigente Scolastico: si tratta di 27 scuole sottodimensionate, a cui il DS non spetta per legge, e 77 sedi di scuole normo dimensionate. Di queste ultime almeno una settantina sono posti vacanti che potrebbero ospitare DS titolari. Inoltre ancora è pendente il problema del concorso dei DS 2011, in attesa della definitiva sentenza del Consiglio di Stato, per cui 110 DS neo immessi restano in attesa di conoscere la propria sorte. Quest'ultimi secondo il MIUR non accedono né a mobilità né ad assegnazione di incarico di reggenza, per cui 277 DS titolari dovranno accollarsi 104 reggenze.

Dsga Mai fatto un concorso pubblico da quando questo nuovo profilo ha preso il posto di quello del vecchio Segretario della scuola. Ad oggi sono oltre 50 le sedi vacanti a cui si aggiungono le 27 scuole sottodimensionate che andranno in reggenza anche per questo profilo professionale: anche in questo caso si parla di circa 70 posti che potrebbero esseri messi di ruolo.

Precariato In queste ore stanno uscendo le graduatorie definitive del concorso docenti 2012: dovrebbero essere operative dal primo di settembre pronte per le nuove assunzioni. In queste ore sono uscite anche le graduatorie provvisorie delle GAE: in questo caso ci saranno i 5 giorni per i reclami e poi saranno pubblicate le definitive. Sempre in queste ore le segreterie delle scuole stanno curando l'inserimento a sistema delle domande per le supplenze di istituto. Ancora non sono completi gli adempimenti per la mobilità del personale ATA. “Su tutte queste procedure pendono poi gli inevitabili ritardi che saranno dovuti a correzioni, ricorsi e quant'altro. Non sfugga che siamo in agosto. E' possibile che tutto sia pronto per il primo di settembre? Tenere conto che dalla correttezza delle graduatorie dipendono le nuove assunzioni, le supplenze annuali e quelle di istituto per tutto il personale”, ha commentato Rapezzi.

Reclutamento e organici In queste ore si va definendo il contingente di assunzioni per Settembre 2014: il 5 di agosto al Ministero sarà presentata la ripartizione provinciale delle assunzioni sia su posto comune che sul sostegno e, si suppone, anche del personale ATA. Secondo fonte Flc Cgil nazionale/Miur, sono 2.706 le cattedre vacanti in tutta la Toscana, dalla scuola dell'infanzia a quella secondaria di secondo grado, tra tutte le province. Di queste 2.706, 970 sono sul sostegno (ipotesi posti a ruolo all'82%), mentre per le altre 1.736 di docenze comuni l'ipotesi posti a ruolo è al 58%. Capitolo Ata: posti vacanti 498, ipotesi ruolo al 35%. Si ipotizza che le assunzioni nella nostra potranno essere complessivamente (docenti e ATA) tra le 1500 e le 2000: “Come sempre non si capisce perché, a fronte di circa 5mila supplenze annuali che vengono regolarmente assegnate in Toscana, si debba procedere ad un numero così basso di assunzioni. Risparmio? No, perché i precari li assumiamo lo stesso e il costo della gestione delle supplenze supera di gran lunga il costo della stabilizzazione, che potrebbe dare continuità didattica agli alunni e qualità alla scuola”, ha detto Rapezzi. Che ha proseguito sul tema degli organici: “Definito quello di Diritto, non quello di Fatto, che però le scuole conoscono già verificando la propria condizione sul sistema informatico del Ministero, registriamo già mancanze di personale per affrontare il regolare svolgimento dell'anno scolastico. Noi chiediamo il superamento dell'organico di Fatto e di Diritto a favore dell'organico Funzionale”. Soprattutto resta alto poi il problema delle deroghe del sostegno (nonostante l'importante decreto che autorizza già 1000 deroghe) e l'inadeguatezza del personale ATA soprattutto Collaboratori Scolastici (visto anche l'immobilismo sul tema degli Appalti Storici). Segnaliamo inoltre che la regione attiverà nuovamente le sezioni Pegaso di scuola d'Infanzia: sono circa 150 sezioni per un totale di 300 insegnati in piena sussidiarietà dello Stato. Inoltre partiranno i nuovi Istituti per l'istruzione degli adulti (Cpia) tutti da organizzare di sana pianta.

“Su tutti questi aspetti abbiamo inviato numerose richieste di intervento sia all'USR che alla Regione: stiamo ancora aspettando risposte, soprattutto dall'Amministrazione. Il fatto che dall'ottobre 2013, in una regione importante come la Toscana, non si sia provveduto a nominare un Direttore Titolare è di una gravità assoluta: a prescindere dalla volontà di chi svolge le funzioni di sostituzione, la complessità delle scelte, la responsabilità delle loro conseguenze richiede figure dirigenziali nel pieno possesso delle funzioni”, ha aggiunto Rapezzi. Che ha concluso così: “Chiediamo la costituzione di un luogo permanente di confronto che permetta di monitorare e affrontare insieme, valutando tutti gli scenari delle varie situazioni, le problematiche di una fase complessa dove obbligo degli adempimenti, tutela delle condizioni di lavoro, difesa della qualità della scuola devono essere contemperate dal contributo di tutti i soggetti in campo”.