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Test per l’università al quarto anno di liceo “La scelta del futuro non si può improvvisare”

Dopo Politecnico e Luiss anche la Bocconi anticipa le prove di ingresso alle facoltà a numero chiuso per contrastare l’abbandono dei corsi

12/03/2015
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la Repubblica

Corrado Zunino

ROMA .

Il quarto anno di scuola superiore diventa il più importante dell’intero ciclo scolastico. Ai diciassettenni di liceo, di tecnico e di professionale ora si chiede di decidere in quel periodo, e non oltre, del proprio futuro universitario, di immaginare con concretezza e consapevolezza un domani di studio e lavoro aderente alla propria personalità, alle capacità. Diversi atenei stanno scegliendo di posizionare nella prima metà del quarto anno superiore il test d’ingresso per i propri dipartimenti a numero chiuso, ormai la metà di quelli esistenti. L’ultimo annuncio è stato dell’università Bocconi di Milano.
Il test per entrare si chiama “Scopri il tuo talento” e potrà essere affrontato alla fine dell’anno scolastico, dal 24 al 26 giugno. Tre giorni di orientamento per spiegare i corsi e descrivere la vita di campus e, quindi, offrire ai partecipanti la possibilità di eseguire la prova che darà l’ingresso a Economia e commercio per il 2016-‘17. L’ateneo commerciale mantiene alto lo standard: per accedere alla prova serve la media dell’8 nell’anno precedente, il terzo. Il rettore Andrea Sironi ha scelto di rivolgersi direttamente ai “quartini” comprendendo la difficoltà, per un ragazzo di quinta, di gestire insieme Maturità e prova universitaria. Già succede con i test nazionali: Medicina e Architettura. Da sempre, poi, la Bocconi si misura con una serie di università internazionali — la London School, l’Essec Business School, la Hec di Parigi — che hanno un calendario d’ingresso virato sui primi sei mesi dell’anno. Restano aperte le date delle prove di febbraio e maggio, queste rivolte agli iscritti alla quinta. «La tendenza per tutti gli studenti è muoversi prima possibile per pianificare il futuro», spiega Antonella Carù, direttore della scuola universitaria.
La “Buona scuola” di governo nel 2014 ha messo al centro dell’attenzione l’orientamento individuando nel quarto anno la stagione delle scelte, così come al quarto anno la riforma chiede di far partire gli stage in azienda per tecnici e professionali: alternanza scuola-lavoro. Il Politecnico di Milano ha anticipato tutti: offre il test d’ingresso per Ingegneria dal 2005, dieci stagioni fa. L’intuizione è stata premiata: i quaranta iscritti iniziali sono diventati 1.190 nel 2010 e 3.840 l’anno scorso. Nel 2014 al Politecnico ci sono stati 10.342 iscritti totali alla prova d’accesso (per 6.455 posti disponibili): i quasi quattromila “anticipatari del quarto anno” si sono giocati la carta dell’ammissione subito. Il Politecnico di Milano ha fissato, per il test di quarta, ventun sessioni comprese tra il 10 marzo, martedì scorso, e il 10 luglio. Il test on line, detto appunto Tol, al PoliMi prevede 65 domande a risposta multipla: si deve rispondere in un’ora e 50 minuti.
A Milano dalla Statale alla Bicocca, atenei pubblici, diversi test orientativi sono stati anticipati alla primavera pur restando per le quinte classi: «Vogliamo ridurre il numero di abbandoni e quello dei fuori corso», è la logica, «tutti gli studi dicono che il fenomeno dipende da scelte scarsamente consapevoli». Anche il Politecnico di Torino mantiene le prove d’accesso per quelli del quinto anno, da febbraio a luglio, ma dà la possibilità agli studenti di ripeterlo senza limiti, anche una volta al mese: vale il voto dell’ultimo consegnato. La privata Luiss di Roma dal 2013 offre il test alla fine della quarta superiore. Lo può fare chi partecipa alla “Summer School” (a pagamento), tra il 19 luglio e il 4 settembre. «Il tasso di successo è alto, i ragazzi affrontano il passaggio con più serenità», spiega il direttore generale Giovanni Lo Storto.
L’Università di Torino ha lanciato la prima “app” per l’orientamento, Oriento#UniTO: aiuta a scegliere il percorso di formazione utilizzando smartphone e tablet. Ricerca personalizzata. Il Politecnico di Bari ha stretto accordi con le scuole di città e provincia: già dal quarto anno gli studenti delle superiori ricevono in classe docenti d’università. Li accompagneranno verso una scelta accademica consapevole.

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