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Stati generali, vigilia calda

Stati generali, vigilia calda Una "grande assemblea rappresentativa di tutte le componenti del mondo della scuola e della società civile che discuterà le strategie per modernizzare la scuola it...

12/12/2001
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Stati generali, vigilia calda

Una "grande assemblea rappresentativa di tutte le componenti del mondo della scuola e della società civile che discuterà le strategie per modernizzare la scuola italiana e portarla agli standard delle scuole dei Paesi più avanzati". Questo, secondo quanto afferma il ministero, il senso degli Stati generali dell'istruzione. I protagonisti - sottolinea il ministero - saranno gli studenti, i genitori, i docenti: sono loro che dovranno eprimersi sulla proposta di riforma del gruppo di lavoro presieduto dal prof. Giuseppe Bertagna. Dovrebbero essere oltre 50 le associazioni che verranno convocate, per un totale di circa 300 delegati presenti in rappresentanza del mondo della scuola.

I riflettori stanno dunque per accendersi su uno degli eventi più attesi e annunciati dell'"era Moratti". Ma ad una settimana dall'appuntamento, le associazioni fanno sapere di non aver ancora ricevuto alcuna convocazione formale. In ogni caso, si contano già le defezioni di chi agli Stati generali afferma che non parteciperà comunque. Ecco una prima mappa delle adesioni e delle contro-iniziative annunciate per gli stessi giorni:

Sindacati divisi: sì da Cisl e Snals, in dubbio la Uil
I sindacati della scuola sono divisi sulla partecipazione agli Stati generali. Cisl e Snals fanno sapere che saranno presenti all'appuntamento (anche se al momento non è ancora giunta una convocazione ufficiale), per discutere e confrontarsi sulle proposte di riforma della scuola. In dubbio, invece, la partecipazione della Uil Scuola: "Bisogna capire esattamente di che tipo di manifestazione si tratta - ha affermato il segretario generale Massimo Di Menna - Ci saremo se sarà una reale occasione di confronto e per esprimere valutazioni sulle proposte di riforma". Di Menna è comunque critico sulle modalità di consultazione scelte e annuncia che la Uil lancerà probabilmente per gli stessi giorni delle iniziative di approfondimento.

Cgil sul piede di guerra, no anche da Gilda e Cobas
La Cgil va all'attacco della riforma della scuola. Il sindacato ha organizzato proprio per il 19 dicembre a Perugia una manifestazione contro la riforma, alla quale interverrà anche il segretario generale Sergio Cofferati. La manifestazione, alle 10 al palasport Evangelisti, prevede interventi delle organizzazioni studentesche, di varie associazioni, del segretario nazionale della Cgil scuola, Enrico Panini e della presidente della Regione Umbria, Maria Rita Lorenzetti. La Cgil parla infatti di una "controriforma", la cui conseguenza sarà la "scomparsa dell'istruzione dalla sfera dell'interesse pubblico". Prevista la presenza di oltre 5.000 persone. Anche il coordinatore della Gilda degli insegnanti Alessandro Ameli afferma che probabilmente non parteciperà all'evento: "Ci sembra più che altro una parata mass-mediatica - ha commentato - e non ci interessa. Alla scuola non servono parate di questo genere ma, piuttosto, seri incontri di lavoro che servano a sciogliere i tanti nodi sulla riforma della scuola". Critici pure i Cobas, che annunciano sit-in di protesta a Foligno, insieme agli studenti.

Studenti Uds in corteo contro gli Stati generali
L'Unione degli studenti (Uds) lancia per il 19 e 20 dicembre i "contro Stati generali" e proprio per il 20 annuncia un corteo a Foligno. Intanto, la Confederazione degli studenti (Cds) ha incaricato uno studio legale di verificare l'eventuale presenza di elementi di incostituzionalità nel progetto su cui si basa l'ipotesi di riforma del ministro Moratti.

Pronti al confronto genitori, presidi e studenti cattolici
Gli studenti di Alternativa studentesca e quelli del Movimento studenti di azione cattolica (Msac) fanno invece sapere di essere disponibili al confronto e che, quindi, parteciperanno all'appuntamento. Disponibili a partecipare anche l'Associazione genitori (Age) e l'Associazione presidi (Anp).

I No global: in 20mila per impedire gli Stati generali
Il portavoce della "Rete No Global", Francesco Caruso, ha annunciato una mobilitazione del movimento in contemporanea con gli Stati generali, con lo scopo di "impedire la manifestazione". "Porteremo a Foligno - ha detto - 10/20 mila manifestanti con i treni speciali, per bloccare fisicamente la manifestazione del governo sedendoci a terra e paralizzando l'ingresso alla città ai cosiddetti rappresentanti della scuola, che sono in realtà i delegati delle aziende ed i rappresentanti delle associazioni studentesche governative".