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Sospeso il vincolo di permanenza triennale

La misura transitoria vale per i neoassunti

14/07/2015
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ItaliaOggi

Antimo Di Geronimo

Nel prossimo anno scolastico la preclusione della mobilità interprovinciale per i neoimmessi in ruolo sarà sospesa. Ma i movimenti potranno essere chiesti solo tenendo presente come punto di arrivo un ambito territoriale e non più una sede scolastica. Lo prevede il comma 108 dell'articolo unico della legge delega, approvata dalla camera in via definitiva il 9 luglio scorso. In buona sostanza, dunque, la mobilità interprovinciale in deroga sarà consentita. Ma chi ne usufruirà perderà comunque il diritto alla titolarità della sede e sarà inserito nell'ambito territoriale di arrivo. E per sapere dove andare a lavorare, dovrà attendere la chiamata del preside per l'eventuale incarico triennale. Che non potrà rifiutare, se riceverà una sola proposta. In particolare, per l'anno scolastico 2016/2017 sarà avviato un piano straordinario di mobilità territoriale e professionale su tutti i posti vacanti dell'organico dell'autonomia, rivolto ai docenti assunti a tempo indeterminato entro l'anno scolastico 2014/2015. Tale personale potrà partecipare, a domanda, alla mobilità per tutti gli ambiti territoriali a livello nazionale, in deroga al vincolo triennale di permanenza nella provincia, previsto dall'articolo 399, comma 3, del decreto legislativo 16 aprile 1994, n. 297. Limitatamente all'anno scolastico 2015/2016, i docenti assunti a tempo indeterminato entro l'anno scolastico 2014/2015, anche in deroga al vincolo triennale, potranno richiedere l'assegnazione provvisoria interprovinciale. Tale assegnazione potrà essere disposta dal ministero dell'istruzione nel limite dei posti di organico dell'autonomia disponibili e autorizzati. La norma non fa alcuna menzione delle utilizzazioni. E ciò è dovuto al fatto che gli esuberi saranno assorbiti negli organici aggiuntivi. E i docenti interessati, una volta associati all'organico di un'istituzione scolastica dopo l'accettazione dell'incarico, potranno esser utilizzati anche solo secondo il titolo di studio a prescindere dall'abilitazione.


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