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Sole 24 ore-700mila insegnanti useranno la lingua del Web

700mila insegnanti useranno la lingua del Web Un investimento di 100 milioni di dollari e il coinvogimento di 400mila insegnanti in 25 Paesi del mondo: questi i numeri del programma "Intel teach...

26/04/2002
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Il Sole 24 Ore

700mila insegnanti useranno la lingua del Web

Un investimento di 100 milioni di dollari e il coinvogimento di 400mila insegnanti in 25 Paesi del mondo: questi i numeri del programma "Intel teach to the future" che, iniziato nel 2000 con il supporto di Microsoft, lo scorso marzo è sbarcato in Italia. Nel nostro Paese, dove Intel (www.intel.it) intende investire un milione di dollari nel 2002, il progetto prevede la formazione di circa 5mila tutor all'anno e mira a coinvolgere 180mila insegnanti nell'arco di un triennio. In Europa il progetto è attivo nel Regno Unito, in Francia, Germania, Austria, Irlanda, Polonia, Romania, Estonia e Russia. Obiettivi. "Entro il 2003 - ha precisato Dario Bucci, direttore generale di Intel Italia - il programma contribuirà alla formazione di oltre 700mila insegnanti in tutto il mondo. L'iniziativa è concepita per aiutare chi insegna a integrare in modo efficace l'uso della tecnologia informatica nei loro piani di studio, con l'obiettivo di migliorare l'apprendimento e i risultati degli studenti". I primi risultati sono molto incoraggianti: in meno di un bienno hanno partecipato circa 500mila insegnanti, ovvero 100mila in più di quelli che Intel aveva inizialmente previsto. Secondo un'indagine, svolta da Edc su un campio di 8mila partecipanti, il 96% degli intervistati ha dichiarato che le idee del progetto hanno contribuito concretamente all'utilizzo delle tecnologie a scuola e solo il 3% ha denunciato uno scarso aiuto. Gli insegnanti hanno valutato anche il percorso, confermando che quanto appreso ha migliorato notevolmente la loro conoscenza delle tecnologie informatiche e, di conseguenza, l'uso degli strumenti informatici nell'insegnamento della loro materia. Il progetto. Il progetto è nato dopo alcuni seminari organizzati negli Stati Uniti, che hanno raggiunto 3.200 educatori in nove comunità, in un periodo di due anni. "Nel passato - ha precisato Enrica Fortunati, direttore marketing ed educational di Intel Italia - i tecnologi e molti degli educatori si sono occupati principalmente di dotare le scuole di pc e di connessioni Internet e di fornire il training sulle sole operazioni di base. L'obiettivo del programma "Intel teach to the future" è di andare oltre l'infrastruttura e le capacità di base, per consentire ai docenti di imparare a trarre il massimo vantaggio dalle risorse della tecnologia applicata alla didattica". Da una recente ricerca Aie-Iard, effettuata su un campione di 1.560 insegnanti in tutta Italia, emerge che quasi il 60% dei docenti italiani attribuisce alle nuove tecnologie un potenziale per il cambiamento del metodo didattico, ma solo il 20% degli stessi si ritiene abbastanza competente per utilizzarle: infatti, solo il 25% utilizza gli strumenti elettronici per le lezioni in aula e solo il 5% in media usa Internet per preparare le lezioni e presentarle in classe. Per localizzare il progetto alla realtà italiana, Intel ha messo a punto una collaborazione con la cattedra di Tecnologie dell'istruzione del corso di Scienze della formazione dell'università di Bologna, che ha portato a un percorso di analisi dei contenuti esistenti, a una riscrittura degli stessi e al coinvolgimento di esperti di ogni disciplina e insegnanti di vari gradi scolastici, il tutto con l'obiettivo di assicurare la massima rispondenza alle attuali richieste dei docenti. Manuale hi-tech. Il frutto del lavoro di team è stato la versione sperimentale del manuale che viene consegnato ai corsisti con un cd-rom contenente le più significative unità didattiche sviluppate dagli insegnanti utilizzando le tecnologie a loro disposizione e le riflessioni generate con i colleghi durante il programma. "Ogni iscritto al programma - ha spiegato Fortunati - è invitato a produrre un esempio di unità didattica che integri le nuove tecnologie. Tale lavoro verrà diffuso via Internet come esempio per i colleghi e reso disponibile su un archivio di esperienze didattiche, gestito in Italia dalla facoltà di Scienze dell'informazione dell'Università di Bologna". In Italia il progetto è sostenuto anche da Microsoft, dalla Libera università di Bolzano e da Olidata. Per i neoassunti. Recentemente il programma di Intel è stato integrato nel progetto di formazione in ingresso per i docenti neoassunti, svolto da Indire (Istituto nazionale di documentazione per l'innovazione e la ricerca educativa, ex Bdp di Firenze) per conto del ministero dell'Istruzione, dell'università e della ricerca scientifica. Tale progetto prevede la formazione di 62mila insegnanti, recentemente assunti nelle scuole, che verranno formati attraverso l'e-learning. I docenti saranno costantemente seguiti da tutor Intel in grado di supportare e indirizzare il percorso di formazione. Questi ultimi (130 supervisori, più 3mila tutor online) parteciperanno a una versione del programma "Intel teach to the future" appositamente integrata nei contenuti, in modo da rispondere alle specifiche necessità del corso, che prevede almeno 30 ore di formazione in aula e online, seguite direttamente dai tutor. Marinella Zetti

Venerdì 26 Aprile 2002