FLC CGIL
Contratto Istruzione e ricerca, filo diretto

https://www.flcgil.it/@3933669
Home » Rassegna stampa » Rassegna stampa nazionale » Siciliani in rivolta: 7mila costretti ad andare al Nord

Siciliani in rivolta: 7mila costretti ad andare al Nord

A fronte della carica dei furbetti della 104 infatti, che proprio ad Agrigento per anni ha trovato terreno fertile, c'è una Sicilia costretta a trasferirsi per mancanza di cattedre o per i punteggi veritieri ma troppo bassi per consentire di scegliersi una scuola

01/08/2016
Decrease text size Increase text size
Il Messaggero

ROMA Il temuto esodo ci sarà, soprattutto dalla Sicilia dove i docenti stanno preparando le valigie in queste ore per andare a insegnare nelle scuole del Centro Nord. Per migliaia di loro, infatti, il piano di mobilità straordinario si è rivelato una delusione. E di non poco conto. A fronte della carica dei furbetti della 104 infatti, che proprio ad Agrigento per anni ha trovato terreno fertile, c'è una Sicilia costretta a trasferirsi per mancanza di cattedre o per i punteggi veritieri ma troppo bassi per consentire di scegliersi una scuola. E restare.
Secondo le prime stime dell'AnciSicilia, l'associazione dei comuni siciliani, sarebbero infatti 7mila quest'anno i docenti solo della scuola elementare destinati alla mobilità fuori dalla regione. «Tutti non piu giovanissimi e legati alla propria terra - hanno denunciato il presidente dell'AnciSicilia, Leoluca Orlando, e il segretario generale, Mario Emanuele Alvano - riceveranno una destinazione che, nella maggior parte dei casi, li costringerà a spostarsi nelle regioni del centro nord. La nostra associazione è convinta della necessità di evitare che la nostra terra venga privata anche di questo preziosissimo capitale umano e teme fortemente le ripercussioni sull'equilibrio socio economico della nostra Isola».
LE SPESESettemila persone, che tutte insieme vanno via, non sono poche. Un allarme che arriva dalle scuole, dalle lunghe file di docenti in attesa di una cattedra vicino a casa e che invece, di nuovo, si ritrovano a fare i conti con spese da sostenere tra affitto e viaggi per tornare di tanto in tanto in famiglia. «In un periodo di grave crisi - spiega Orlando - di impoverimento complessivo, con un evidente calo demografico che colpisce tutti i territori, l'allontanamento degli insegnanti comporterebbe un ulteriore aggravamento della situazione di crisi».
Tra i settemila docenti pronti a preparare la valigia ci sono anche tutti coloro che, un anno fa, giocarono la carta della supplenza annuale per rimandare di un anno il trasferimento. Un escamotage per prendere tempo e confidare nella chance offerta dal piano straordinario di mobilita del 2016. Ma ora il tempo è scaduto e il trasferimento non e arrivato. Dal primo settembre i docenti dovranno prendere posto in cattedra e per la maggior parte di loro scatterà la chiamata diretta: finiranno negli ambiti territoriali e dovranno trovare una scuola che li scelga. Quindi in questi giorni, mentre cercano di capire come poter fare ricorso o come rientrare nelle assegnazioni provvisorie in province diverse da quelle di titolarità, devono comunque provvedere alla compilazione del curriculum e alla ricerca di una cattedra online.
L. Loi.
 


La nostra rivista online

Servizi e comunicazioni

Seguici su facebook
Rivista mensile Edizioni Conoscenza
Rivista Articolo 33

I più letti

Filo diretto sul contratto
Filo diretto rinnovo contratto di lavoro
Ora e sempre esperienza!
Servizi assicurativi per iscritti e RSU
Servizi assicurativi iscritti FLC CGIL