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"Si parla di sesso" E le scuole disertano l’opera di Mozart

ad Ascoli

26/11/2018
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la Repubblica

Ilaria Venturi

Mozart? Troppo osé. E le scuole medie ad Ascoli Piceno rinunciano a portare i loro alunni a teatro.

Nell’epoca digitale in cui i ragazzini rischiano di vedere, ahimè, di tutto sui telefonini e sono da tutelare dai siti porno, l’opera buffa rappresentata per la prima volta nel 1790 non passa la censura dei professori.

«Parla di sesso», questo l’imbarazzo espresso da alcune docenti, dunque è da vietare a meno che non vadano a vederla accompagnati dai genitori.

«Ma i ragazzi di oggi ne sanno più di noi alla loro età», commenta stupefatto il maestro Pier Luigi Pizzi, il regista e scenografo che sull’edizione locale del Resto del Carlino ha raccontato il caso. «Non mi era mai capitato. È vero, si parla di sesso, di tradimenti, di infedeltà, ma non certo in modo volgare, con romanticismo, con quel senso dell’amore che c’era due secoli fa, anche se l’argomento è straordinariamente attuale».

Sorpreso anche il sindaco di Ascoli Piceno, Guido Castelli: «La mediazione artistica rispetto a questioni licenziose è un fatto educativo. Mi pare ingenua la valutazione delle professoresse, la pornografia è talmente dilagante che i nostri figli hanno bisogno di mediazioni. Altrimenti conosceranno il sesso solo attraverso modelli violenti».

Da tre anni il Comune porta i giovani all’opera con un’anteprima per le scuole.

Stavolta Mozart ha riscosso il quasi tutto esaurito alle superiori per la recita di giovedì al teatro Ventidio Basso. All’appello mancavano proprio le medie (tranne una) della provincia, solitamente presenti in gran numero. Uno dei capolavori del repertorio mozartiano, scritta su libretto di Lorenzo Da Ponte, terza dopo "Le nozze di Figaro" e "Don Giovanni", ha destato imbarazzo. E defezioni. Il clamore non mancò quando l’opera, che ha come sottotitolo "La scuola degli amanti", debuttò al Burgtheater di Vienna su richiesta dell’imperatore Giuseppe II. Così come ha attirato le ire delle femministe quel "così fan tutte" riferito solo alle donne. La trama? Don Alfonso scommette con i giovani Guglielmo e Ferrando sulla fedeltà delle loro fidanzate, Fiordiligi e Dorabella, che cederanno dopo esser state tentate con l’inganno. Il lieto fine non manca. «Fortunato l’uom che prende ogni cosa pel buon verso», la morale dell’opera buffa. Ma alcune scuole, più di duecento anni dopo, non l’hanno presa proprio da quello.


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