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ScuolaOggi: Fatta la legge, ora sciopero

di Pippo Frisone Dalla riuscita dello sciopero checché ne dica la Gelmini possono dipendere svariate cose

29/10/2008
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ScuolaOggi

Ormai il senato ha licenziato definitivamente il decreto Gelmini. Troppo alta è la posta politica in gioco perchè si sperasse in un dietro- front da parte del Governo.

La svolta istituzionale imposta al Parlamento, ridotto a colpi di decreti a semplice cassa di risonanza del Governo, non lo avrebbe consentito. Quindi i tagli decisi su scuola e università per intanto restano confermati fino all’ultimo euro! Gli appelli alla ragione, al buon senso e per un ritiro del decreto si sprecano, buon ultimo quello di Famiglia Cristiana, ma tutto inutile.

Come inarrestabile nonostante qualche scricchiolìo dell’ultim’ora sembra l’appuntamento del 30 ottobre: sciopero generale della scuola e manifestazione nazionale a Roma .

Due treni incorsa che risulta oramai difficile fermare.

Dalla riuscita dello sciopero checché ne dica la Gelmini possono dipendere svariate cose.

Se a scioperare sarà stragrande maggioranza dei lavoratori della scuola , tutti i passaggi successivi relativi all’applicazione del decreto potranno risultare ostacoli difficili da superare sì da comportare uno slittamento in stato di necessità .

Dal Piano Programmatico applicativo dell’art. 64 della L. 133 ai Regolamenti sugli organici, dalla formazione classi al dimensionamento delle unità scolastiche, dalla definizione del tempo scuola nell’obbligo al riordino degli indirizzi di studio nella secondaria superiore. Per alcuni provvedimenti il tempo a disposizione è breve. Un mese per le decisioni sul dimensionamento delle scuole; due mesi per emanare le nuove disposizioni sulle iscrizioni del 2009/10, vale a dire quali certezze dare ai genitori che iscrivono i figli nelle prime classi della primaria, delle medie e delle superiori. Maestro unico ovunque anche nelle classi a tempo pieno ? o le scuole sulla base dell’organico assegnato e invocando l’autonomia organizzativo-didattica , potranno ridistribuire gli ambiti disciplinari più o meno come prima? La scomparsa dei moduli avverrà gradualmente a partire dalle classi prime o si azzererà tutto col prossimo anno? Sono tutti nodi che già la circolare sulle iscrizioni dovrà sciogliere . Come andrebbero sciolte nella secondaria le contraddizioni tra decreto 226 (riforma Moratti ) e applicazione dell’art.64 della L.133. Ci vorrebbe più tempo a disposizione non soltanto per consumare il rito sempre più fugace del confronto con le parti sociali, oramai ridotto a un così è se vi piace, ma anche e soprattutto per l’elaborazione di tutta una serie di provvedimenti complessi legati alla didattica, ai piani orario delle lezioni, al riordino delle classi di concorso ecc… E due mesi francamente ci sembrano pochi per far tutto questo…Anche l’introduzione dello studio della Costituzione previsto dal decreto non è una partita di facile e rapida soluzione.

C’è sulla sfondo la finanziaria del 2009 o meglio tutte quelle modifiche che l’attuale stato di crisi impone di fare rispetto alle previsioni di questa estate, in larga parte superate dalla grave recessione economica . Aggiustamenti e ripensamenti che potrebbero ad esempio congelare alcuni provvedimenti maggiormente avversati dal mondo della scuola, come ad esempio il maestro unico!

Il 5 novembre la CGIL convoca i delegati e le RSU. Sullo sfondo la riforma della contrattazione e il nodo dei rinnovi dei contratti, a partire da quelli pubblici.

Si parla già di sciopero generale di tutte le categorie. Qualcuno sulla “riforma Gelmini” è pronto a raccogliere le firme per un referendum…Il day after è già cominciato e nulla va dato per definitivo o scontato. Lo scossone è nell’aria . Lo sciopero del 30 ottobre dirà tante verità al Governo e al Paese.

Speriamo che chi ha il dovere di ascoltare questa volta lo faccia davvero come chi ha il dovere di fare proposte e poi, come avviene in democrazia, ci si regoli di conseguenza.


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