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Scuola: via libera a 67 mila assunti tra prof e ausiliari

Le nomine dovrebbero arrivare entro il 31 agosto Camusso, Cgil: “Positivo, ma ancora non basta”

14/07/2011
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Luana Silighini

Tutti gli insegnanti in classe dal primo giorno di scuola. È l’auspicio di ogni anno in questo periodo e stavolta il traguardo sembra vicino. Da Palazzo Chigi - dove ieri si è svolto un incontro tra il sottosegretario Letta, i ministri Brunetta e Gelmini e i sindacati, confederali e di categoria - è arrivato, infatti, il via libera all’assunzione di 67 mila persone, tra insegnanti (circa 30 mila) e personale ausiliario, tecnico e amministrativo, nella scuola. E le nomine, salvo imprevisti, dovrebbero essere fatte entro il 31 agosto per consentire, appunto, che il prossimo settembre, quando suonerà la prima campanella, i posti in organico di diritto siano tutti coperti da personale di ruolo.

«Dal prossimo anno scolastico il piano di assunzioni troverà piena attuazione - ha assicurato il ministro Maria Stella Gelmini - garantendo da un lato stabilità al personale della scuola e dall’altro la continuità didattica, indispensabile per elevare la qualità dell’offerta formativa». Il tutto, ovviamente, «a invarianza di spesa, come è doveroso in un momento di crisi», cosa che però non ha impedito di «dare una risposta forte al precariato».

«Si tratta di un importante passo per dare certezza nella continuità del rapporto di lavoro ai tanti docenti e ai lavoratori del comparto che, da anni, prestano il loro servizio nelle scuole», ha spiegato il ministro per la Pubblica amministrazione e l’innovazione, Renato Brunetta. «Utilizzeremo le graduatorie a esaurimento relative a tale anno a integrazione delle immissioni in ruolo già disposte - ha aggiunto - fermo restando il rispetto degli obiettivi programmati dei saldi di finanza pubblica».

Soddisfatti quasi tutti i sindacati. «Spero che il Governo e l’Aran (l’agenzia per la rappresentanza negoziale delle pubbliche amministrazioni) diano una rapida attuazione a questo accordo che garantirà l’apertura dell’anno scolastico in un clima meno pesante degli anni passati», ha dichiarato il segretario generale Cisl, Raffaele Bonanni. Mentre Luigi Angeletti, segretario generale Uil, ha auspicato una norma, valida per tutto il pubblico impiego, per impedire che i contratti a termine siano procrastinati oltre i tre anni, pena sanzioni per i dirigenti responsabili.

Soddisfatta anche la Gilda degli insegnanti: «La stabilizzazione dei precari - ha affermato Rino Di Meglio, coordinatore nazionale - garantisce anche una maggiore stabilità delle attività didattiche». E ha aggiunto: «Non va dimenticato, però, che, per effetto della finanziaria 2008, la scuola è destinata a perdere 140 mila posti nei prossimi due anni. A questi tagli», ha concluso Di Meglio, «si aggiungeranno poi le riduzioni di organico imposte dal completamento del ciclo della scuola primaria e di secondo grado».

Più cauta invece la reazione di Susanna Camusso, segretario generale Cgil: «Un primo risultato, positivo ma ancora insufficiente, che è innegabilmente il frutto della nostra mobilitazione. Adesso ci batteremo non solo perché le assunzioni annunciate siano reali e operative da subito - ha proseguito il leader sindacale - ma soprattutto perché le soluzioni trovate non stravolgano strutturalmente il contratto nazionale di lavoro che, nella scuola, riguarda un milione di persone».