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Scuola. Renzi tira dritto: "Nasce un nuovo patto educativo"

Mercoledì il Governo presenta il "nuovo patto educativo", che il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, ha già delineato: basta supplenti, basta precariato, meritocrazia per gli insegnanti e studenti al centro del cambiamento.

02/09/2014
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Agenzia Dire

ROMA -  Il grande giorno della scuola è alle porte. Mercoledì il Governo presenta il "nuovo patto educativo", che il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, ha già delineato:  basta supplenti, basta precariato, meritocrazia per gli insegnanti e studenti al centro del cambiamento.

Il patto "conterra' alcune idee nel merito per rendere la scuola sempre piu' strumento di crescita per il giovane cittadino. Ma anche strumento di crescita per il Paese. Si tratta di proposte, non di diktat prendere o lasciare. Proporremo agli insegnanti di superare il meccanismo atroce del precariato permanente e della 'supplentite', ma chiederemo loro di accettare che gli scatti di carriera siano basati sul merito e non semplicemente sull'anzianita': sarebbe, sara', una svolta enorme". Non si tratta di "un'ennesima riforma", ci tiene a sottolineare Renzi, ma di un processo che mette lo studente al centro. Uno studente che "non sarà più spettatore, ma protagonista", commenta il presidente del Consiglio.

"Nella legge di stabilita'- spiega Renzi- ci saranno le prime risorse e da gennaio gli atti normativi conseguenti. Nel frattempo continueremo a investire sull'edilizia scolastica, sbloccando il patto a quei comuni che hanno progetti seri, cantierabili, come e' accaduto dopo la mia lettera di inizio mandato. Abbiamo ricevuto tante email dai sindaci alle quali stiamo dando concretamente risposta. Chi mi conosce dai tempi di Firenze sa che per me la scuola e' alfa e omega di tutto. Solo che la scuola non si cambia con un decreto, ma coinvolgendo famiglie, studenti, insegnanti, presidi, tecnici, amministratori locali. Noi le riforme le facciamo cosi'.

FARAONE (PD): RIFORMA INSIEME A INSEGNANTI E STUDENTI - "Già dal suo insediamento il premier Matteo Renzi ha detto che sulla riforma della scuola avremmo concentrato il massimo sforzo perchè è una priorità per il governo e lo stiamo dimostrando". Il responsabile Welfare e Scuola del Pd, Davide Faraone, sottolinea che l'azione dell'esecutivo per una scuola migliore sarà portata avanti attraverso il confronto con gli operatori del settore e non calata dall'alto. Intervistato dell'agenzia Dire alla vigilia della pubblicazione delle linee guide sull'istruzione, ricorda che prima con i provvedimenti per l'edilizia scolastico, ora con le linee guida il governo mantiene le promesse: "La riforma non viene partorita all'interno del Ministero e calata sula testa degli operatori ma è pensata per ascoltare tutti".

La scuola, aggiunge Faraone, "non consiste solo nella didattica con studenti seduti ai banchi e davanti l'insegnante, è anche altro e per garantire l'altro è necessario che la forza docente non sia vincolata solo all'attività in cattedra". Per questo l'idea è quella di dedicare "un esercito di insegnanti anche allo sviluppo dell'autonomia scolastica, per l'apertura dei nostri istituti oltre il suono della campanella e per realizzare una flessibilità delle materie insegnate". Docenti insomma che possano "sviluppare la fantasia e non solo la tradizione".

Un cambio di impostazione che richiede insegnanti aggiornati e motivati: "La nostra idea è quella della formazione permanente e collegata alla società". Un modello che vale anche per gli studenti per i quali "il premier ha ricordato il modello tedesco, il modello duale, in cui la formazione e il lavoro si sviluppano in sinergia anche grazie ai contratti di apprendistato".

In questo modo i giovani dovrebbero quindi avere minori difficoltà ad entrare nel mercato del lavoro: "A Bolzano dove c'è il modello duale la disoccupazione è molto bassa- osserva il responsabile Scuola del Pd- i ragazzi sono formati e c'è un alto utilizzo dell'apprendistato". La linee guida quindi saranno sviluppate insieme a docenti e studenti. Tra i primi "la stragrande maggioranza ha voglia di viaggiare in mari nuovi e aver tenuto aperta la consultazione è un grande segnale di apertura del governo che finora non c'è mai stata". Rispetto ai ragazzi poi al Pd non spaventano eventuali mobilitazioni autunnali: "Rispetto ai governi che temevano una stagione di occupazioni, noi diciamo che, se ci saranno, il Pd sarà lì a spiegare agli studenti la riforma e ad ascoltare le idee migliori, perchè non abbiamo timore di nuove occasioni di confronto e stimolo".
CENTEMERO (FI): IL GOVERNO E' SULLA STRADA GIUSTA
- "Noi di Forza Italia già a luglio parlavamo di patto educativo tra dirigenti, insegnanti e famiglie; se ora Renzi parla di patto educativo non posso che essere contenta". Per Elena Centemero, responsabile nazionale Scuola e universita' di Forza Italia, il governo è sulla strada giusta. Ma, in un'intervista alla Dire, invita l'esecutivo a osare di più: "Va riformata la modalità di concorso. Nessuno deve entrare in classe senza che sia stata valutata la sua capacità di insegnare". E come? "Facendo accedere ai concorsi solo chi ha superato un apprendistato di alta formazione. Si deve inserire all'interno della formazione dei docenti- spiega Centemero- un anno di apprendistato, di insegnamento in classe. Oggi esistono le ore di tirocinio, ma non sono sufficienti. Nessuno dovrebbe più accedere al concorso se non ha superato un anno di apprendistato nella scuola".

Per Centemero questo è un punto "fondamentale" se si vuole "riformare davvero la scuola. Il precariato- osserva- si supera anche attraverso un diverso sistema di reclutamento: ora ci sono le graduatorie a esaurimento, c'è il concorso del 2012... Renzi propone l'assunzione dei precari attraverso le vecchie regole, ma se vogliamo una scuola di qualità dobbiamo introdurre regole nuove nel sistema di reclutamento. Non si possono eliminare le graduatorie a esaurimento, ma si devono appunto esaurire. Servono nuove regole e tanti giovani nelle scuole".

Ma Forza Italia è disposta a partecipare alla consultazione annunciata da Renzi sulla riforma della scuola? "Metteremo a disposizione la nostra consultazione online, attraverso il sito di Forza Italia e il mio sito- risponde Centemero- chiederemo l'opinione a tutto il mondo della scuola, a famiglie e studenti". E bene fa il governo a parlare di merito. "E' ora di valorizzare la qualità dei dirigenti, degli insegnanti, delle scuole. E' un punto importante che condividiamo e che sosterremo. Esiste già un regolamento sulla valutazione- sottolinea la responsabile Scuola azzurra- ma manca ancora qualcosa sulla differenziazione delle carriere dei docenti. Noi immaginiamo tre figure professionali: non l'inesorabile procedere degli scatti di anzianità, ma tre figure che hanno compiti e retribuzione di tipo diverso a seconda delle competenze e delle qualità dimostrate sul campo".


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