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Scuola, pronta la mozione di sfiducia della Lega per la ministra Azzolina

Il leader della Lega ha ripetutamente attaccato la titolare dell’Istruzione (M5S)

08/09/2020
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Corriere della sera

Valentina Santarpia

È pronta al Senato la mozione di sfiducia della Lega nei confronti del ministro dell’Istruzione Lucia Azzolina, come annunciato più volte da Matteo Salvini. Come ha precisato il capogruppo del partito a Palazzo Madama, Massimiliano Romeo, la bozza del testo sarà ora condivisa con gli altri gruppi parlamentari del centrodestra, Forza Italia e Fratelli d’Italia, per arrivare a una versione definitiva e quindi al deposito a Palazzo Madama.

Il leader del Carroccio aveva annunciato il 27 agosto la mozione di sfiducia «a nome di 8 milioni di studenti e famiglie, di un milione di insegnanti, dei presidi e del personale scolastico tutto». In una nota Salvini spiegava le ragioni per le quali intende procedere nei confronti della ministra: «Assumere le migliaia di insegnanti precari che, da anni, già lavorano nelle scuole coi nostri figli. Stabilizzare almeno 20.000 insegnanti di sostegno per non lasciare indietro i bimbi disabili. Collaborare con le scuole pubbliche-paritarie per trovare le 10.000 aule mancanti. Dotare tutte le scuole di termoscanner, per misurare la febbre ai bimbi all’ingresso. Dimenticare la mascherina obbligatoria per i bimbi in classe, una inutile e pericolosa follia. Smetterla di giocare coi banchi con le rotelle, di litigare con sindacati, presidi, insegnanti, governatori e famiglie. Queste le proposte della Lega. Il ministro è in grado di attuarle? No». Nella mozione, comunque, oltre ai temi centrali della scuola, trovano spazio anche i dubbi sollevati negli ultimi mesi sulla storia professionale di Lucia Azzolina. Ma la ministra proprio stamattina è tornata sulle accuse del segretario della Lega: «Salvini? Sono diventato il suo pane quotidiano, vorrei chiedergli se lui si è impegnato a collaborare un po’ sulla ripartenza delle scuole o se ha usato il tema come una clave elettorale, terrorizzando famiglie e studenti. Ma ce l’ha una coscienza o ha solo gettato nel panico studenti e studentesse? Negli altri Paesi le opposizioni hanno collaborato con il Governo». Per la ministra, Salvini usa la scuola come «una clave elettorale».