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Scuola, precari congelati lite tra sindacati e Azzolina

Salta il tavolo al ministero dell'istruzione

15/04/2020
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Il Messaggero

Salta il tavolo al ministero dell'istruzione: è un braccio di ferro senza fine quello sui concorsi della scuola che vede da un lato la ministra Azzolina, che vuole procedure selettive a tutti gli effetti, e dall'altro i sindacati che chiedono invece di accelerare sulle assunzioni con una graduatoria per titoli. Uno scontro durissimo che va avanti da mesi ormai, ma intanto il tempo passa e per il 1 settembre si rischia di restare con decine di migliaia di cattedre scoperte. Nell'anno in corso, infatti, sono stati oltre 100mila i contratti di supplenza annuale: per il prossimo anno potrebbe andare anche peggio visto che ci saranno circa 30mila pensionamenti. Tre i concorsi previsti, in attesa del bando, tra cui quello straordinario, riservato ai professori di scuole medie e superiori con 36 mesi di servizio, che sarebbe dovuto partire in questo periodo per portare i primi vincitori in classe già a settembre. Ma il bando ancora non c'è e intanto i concorsi pubblici sono sospesi, per l'emergenza sanitaria. Il ministero di viale Trastevere ha convocato i sindacati, per oggi, per l'informativa sui bandi ma non si presenteranno perché prima vogliono un confronto politico: il Miur ha spostato la riunione a venerdì «per approfondimenti tecnico giuridici». 
IL DECRETODomani intanto inizierà l'esame del decreto scuola in VII Commissione cultura al Senato e potrebbe quindi essere modificato. «Per garantire le assunzioni entro settembre chiede la Flc Cgil - proponiamo una procedura per titoli, l'unica gestibile in questa fase di epidemia, e avviare i docenti con almeno tre anni di servizio e gli specializzati su sostegno alla stabilizzazione». Su questa linea anche il sottosegretario all'istruzione, Peppe De Cristofaro del Pd: «Bisogna fare un bagno di realismo ha spiegato - la pandemia non rende possibile fare i concorsi e penso che per quest'anno bisogna pensare meccanismi diversi: c'è una emergenza che non si può far finta non esista». Non solo, in Parlamento si dovrà trovare una soluzione anche per consentire l'aggiornamento delle graduatorie dei supplenti ora bloccate: «L'unica strada ha spiegato la Azzolina - per evitare di riversare centinaia di migliaia di lavoratori nelle scuole per presentare le domande in piena emergenza Coronavirus, sarebbe quella di accelerare sulla provincializzazione delle graduatorie, digitalizzando il sistema. Ma è necessaria, anzi imprescindibile, un'ampia condivisione parlamentare».
Lorena Loiacono


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