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Scuola, Madia: da Cdm via libera ad assunzioni di 52 mila prof

La ministra della Pubblica amministrazione Marianna Madia annuncia l'approvazione in Consiglio dei ministri del piano assunzioni per gli insegnanti

08/08/2017
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Corriere della sera

Valentina Santarpia

«Assunzioni mirate nella #PA: dopo #ForzediPolizia oggi in Cdm via libera definitivo ad assunzioni #Scuola per l'anno scolastico 2017-18». Così la ministra della P.A, Marianna Madia, via Twitter, al termine del Consiglio dei ministri. Sono 58.348 le assunzioni sbloccate in Consiglio dei Ministri tra prof, presidi e personale Ata. Nel dettaglio i tre decreti (Dpr), su proposta dei ministeri della P.A e del Mef, danno il via libera al ministero dell'Istruzione ad assumere per l'anno scolastico in partenza 51.773 unità di personale docente su posti vacanti e disponibili, di cui 38.380 su posti comuni e 13.393 su posti di sostegno, a cui si aggiungono 56 unità di personale educativo. C'è anche l'ok per far entrare, sempre a tempo indeterminato, su posti effettivamente vacanti e disponibili, 6.260 unità di personale Ata. E ancora, è stato dato semaforo verde a 259 nuovi dirigenti scolastici. Ora manca solo la pubblicazione dei tre decreti in Gazzetta ufficiale, «previa» registrazione da parte della Corte dei Conti. Gli ingressi per i docenti erano attesi: la titolare dell'Istruzione, Valeria Fedeli, un mese fa aveva annunciato che le nuove assunzioni sarebbero state convalidate entro il 14 agosto. La cifra di nuovi prof in entrata nella scuola è stata raggiunta grazie ad un faticoso accordo tra viale Trastevere e ministero dell'Economia per trasformare 15.100 posti dell'organico di fatto, assegnati ogni anno a supplenti, in altrettanti posti dell'organico di diritto da coprire con docenti di ruolo con contratti a tempo indeterminato.

L'esercito di prof

La differenza tra organico di fatto e organico di diritto è praticamente una (spiacevole) prassi del sistema scolastico italiano: una cosa è l’organico che sulla carta serve alla scuola, e che viene considerato fisso e coperto con personale a tempo indeterminato (organico di diritto appunto), che ammontava lo scorso anno a 746 mila docenti. E poi c’è l’organico di fatto, quello che viene aggiunto sulla base di nuove iscrizioni, ragazzi disabili bisognosi di sostegno, e così via: circa 62 mila insegnanti supplenti (tra docenti di sostegno e non), un esercito «ballerino» che, tra deroghe, trasferimenti e assegnazioni provvisorie, rende spesso molto complicata la programmazione didattica per i dirigenti scolastici e la continuità per le famiglie. Aumentare l'organico di diritto significa dare maggiore certezza alla continuità didattica. Ma come si arriva a quasi 52 mila assunzioni di nuovi prof? Ai 15 mila posti «trasformati» bisogna aggiungere 21 mila posti rimasti liberi in seguito ai pensionamenti (il turnover autorizzato dal Mef) e i posti già vacanti e disponibili, circa 16 mila.


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