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Scuola, ispezioni negli istituti paritari: chiuso il 9%, metà è risultata irregolare

Il bilancio del ministero dopo i primi sei mesi di verifiche. La ministra Giannini: "Abbiamo colpito i diplomifici

17/11/2016
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la Repubblica

Corrado Zunino

ROMA. "Colpiremo, e abbiamo colpito, i diplomifici". La ministra dell’Istruzione Stefania Giannini, che è una sostenitrice della parità scolastica, questa mattina al ministero ha spiegato come sono andati i primi sei mesi di ispezioni nelle scuole paritarie italiane (il piano di controlli è triennale). Con un numero di ispettori quasi raddoppiato – da 56 a 104 –, nel primo semestre sono stati avviati 288 controlli in sedici regioni, in particolare per le scuole superiori.

Il risultato è serio: in 145 istituti, oltre il 50 per cento, sono stati registrati problemi e in alcuni casi ipotesi di reato: docenti che tenevano lezioni nonostante la mancanza di abilitazione, differenze anche marcate tra il numero degli iscritti e quello di chi realmente frequentava. Ancora, locali non idonei, documentazione carente sulla sicurezza, Piani dell’offerta formativa per nulla rigorosi.

Per questi 145 istituti la conferma della 'parità' (ovvero la concessione da parte del ministero degli stessi diritti e la richiesta degli stessi doveri di una scuola pubblica) ora è in sospeso. Per altre ventisette scuole, invece, è scattata la revoca dello status: la gravità del caso non era recuperabile. Otto istituti chiusi (su venti controllati) erano in Abruzzo, quattro in Lombardia, tre in Piemonte, Sardegna, Campania e Basilicata, uno in Emilia, Marche e Puglia.

Non ci sono state visite in Val d’Aosta, Trentino, Molise e in Sicilia, una delle regioni che in passato ha offerto esempi eclatanti di 'paritarie fantasma'. Nelle Marche è stata chiusa una delle tre scuole che, secondo le verifiche del Miur, all’ultimo esame di Maturità avevano falsificato la terza prova. In un caso, in Piemonte, i controlli degli ispettori sono stati avviati dopo la denuncia di uno studente a cui i dirigenti della scuola paritaria avevano chiesto di preparare gli esami, a pagamento, in una società controllata dallo stesso istituto. Qui tutte le carte sono finite in procura.

La Campania, in passato al centro delle attenzioni ministeriali e giudiziarie, quest’anno ha fatto registrare tre sospensioni su nove controlli.

Diversi controlli sono stati realizzati nel corso dell'ultimo esame di Stato e di altri esami di idoneità. Solo l'annuncio della partenza di questo piano di verifiche ha ridotto il numero dei privatisti iscritti alla Maturità del 17 per cento: si sono presentati 985 candidati in meno rispetto allo scorso anno.

"Consideriamo le scuole paritarie un pezzo importante del sistema di istruzione riconosciuto dalla Costituzione - ha detto la ministra Giannini - e questo piano intende dare valore a ciò che funziona colpendo le irregolarità e soprattutto i cosiddetti diplomifici. Il monitoraggio che presentiamo oggi è un punto di partenza". Ha aggiunto il sottosegretario Gabriele Toccafondi: "Siamo contro i diplomifici perché siamo per la parità scolastica. Chi fa finta di fare scuola o non esamina correttamente deve chiudere".

Sulla questione istruzione

privata, la legge di Bilancio che si sta chiudendo prevede il raddoppio del fondo sulla disabilità per i ragazzi iscritti alle paritarie, lo stanziamento di 25 milioni per le materne nel corso del 2017, il raddoppio progressivo delle detrazioni fiscali per le famiglie nei prossimi tre anni. 


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