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Scuola, il flop delle assunzioni: in Lombardia solo 43 prof di sostegno su seimila

A novembre il ministero parlava di oltre 66 mila cattedre affidate ai supplenti perché le graduatorie soon vuote. Alla vigilia delle vacanze di Natale ancora buchi di prof. e il ministero risparmia

12/12/2020
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Corriere della sera

Valentina Santarpia

Su ventimila nomine di docenti a tempo indeterminato da fare in Lombardia ne sono state fatte solo il 20%, cioè 4 mila. E su 6143 posti di sostegno da coprire a tempo indeterminato, ne sono stati coperti solo 43. È quanto riferisce l'ufficio scolastico regionale in audizione alla Camera, dati in linea con quelli riferiti dal suo collega piemontese. Sono solo le punte dell’iceberg di una carenza di docenti che è drammaticamente la realtà della scuola italiana ai tempi del Covid. Al netto dell’epidemia, i ritardi nei concorsi hanno creato un imbuto: non ci sono insegnanti qualificati da assumere, e alla vigilia di Natale ancora ci sono centinaia di scuole senza titolari di cattedra o con supplenti ballerini, soprattutto al Nord, in parte al centro: primaria e sostegno le classi più complesse.

I dati del ministero

A una specifica richiesta dell’on-Gabriele Toccafondi (Italia Viva), il ministero dell'Istruzione ha ammesso, il 12 novembre, che sono 66.654 i posti rimasti disponibili dopo la fase delle assunzioni a tempo indeterminato, coperti con contratti a tempo determinato, cioè da supplenti. «Si tratta di posti che erano preventivati, a fronte del progressivo esaurimento delle graduatorie dei precedenti concorsi e di quelle ad esaurimento, e che sono destinati ad essere coperti dalle procedure concorsuali che sono state già bandite, nonostante il periodo di emergenza da Covid-19 e a cui si sono aggiunte, per svariate motivazioni, 7.538 disponibilità aggiuntive, oltre al cosiddetto “organico COVID”. Con contratti a tempo determinato sono stati coperti anche i 14.142 posti di organico cosiddetto di fatto, che sono attivati in più, ogni anno, in risposta alle esigenze dei territori (ad esempio per lo sdoppiamento di classi necessario quando, per svariati motivi, aumentano gli alunni)».

Il Mef quest’anno aveva autorizzato quasi 85 mila per coprire il turnover, cioè i posti liberati da chi è andato in pensione, ma già l’anno scorso meno della metà era andata a buon fine. Da anni infatti soprattutto al Nord e per alcune classi di concorso come matematica italiano e sostegno tutte le graduatorie sono esaurite. E siccome nel frattempo non ci sono stati concorsi, le cose quest’anno sono andate anche peggio. Secondo una stima provvisoria fatta dalla Cisl, le cattedre rimaste scoperte sono più di due su tre. Il ministero sperava di riempire una parte dei posti scoperti, con docenti provenienti da fuori regione, con la call veloce, ma è stato un clamoroso flop. Gli insegnanti sono stati reclutati anche tra gli studenti universitari, in mancanza di personale già formato, attraverso la Mad, la messa a disposizione.


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